Gualdrada presenta la figlia Bice a Buondelmonte

dipinto 1861 - 1861

Dipinto con cornice lignea intagliata e dorata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 110
    Larghezza: 92.6
  • ATTRIBUZIONI Sereno Costantino (1829/ 1893): esecutore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Palazzo Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO Piazzetta Reale, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fu presentato da Costantino Sereno alla XX Esposizione della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino del 1861, dove l'opera fu esposta nel sala IX con il n. di cat. 328 e proposta al pubblico al prezzo di 1200 lire. Acquistato dal Re nel 1862, come indica nella Rubrica dei mandati spese diverse 1861 il mandato di pagamento n. 2384 del 28 settembre 1862, a "Sereno Costantino pittore", per un "Quadro ad olio rapp.te Buoldelmonte incontra la Donati", pagato però soltanto £ 500 (cfr. Castellani V., L'idea di pittura, le strutture espositive e il dibattito critico a Torino in un ventennio di mutamenti (1860-1880): tra innovazione e tradizione, tesi di laurea in Storia della Critica d'Arte, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Torino, relatore prof. G. Romano, a. a. 1989-90), il dipinto è registrato nell'Inventario degli oggetti d'arte del patrimonio privato di S. M. del 1891, accompagnato anche dall'indicazione del prezzo pari a 400 lire. Il soggetto raffigurato è tratto dalla Storia di Firenze di Machiavelli ed è un tema che in quegli anni conobbe una vasta diffusione nella pittura di genere storico perché diede origine alla divisione tra Guelfi e Ghibellini. Infatti Buondelmonte, che qui è rappresentato mentre riceve da Madonna Gualdrada, la giovane figlia Bice, innamoratosi di lei lascerà la fidanzata appartenente alla casa degli Amidei e verrà per questo ucciso, suscitando l'odio tra le due famiglie. Nell'inventario del 1891 non è indicata alcuna collocazione del dipinto, il cui soggetto è erroneamente interpretato come Ettore Fieramosca che consegna la fidanzata al convento. Lo stesso errore d'identificazione è ripetuto nel 1966, quando l'opera è registrata al primo piano del palazzo, in un "nuovo corridoio" non meglio specificato. Nel 1989 il dipinto, schedato per conto della Soprintendenza per i Beni Artistici, Storici e Demoetnoantropologici del Piemonte da Angela Griseri, è segnalato nei depositi della manica 36, al secondo piano del Palazzo dove è stato fino all'incendio del 1997. Attualmente si trova nei depositi allestiti nei locali restaurati nella stessa ala del Palazzo. Nel 1980 in occasione della mostra Cultura figurativa negli Stati del Re di Sardegna 1773-1861, curata da Enrico Castelnuovo e Marco Rosci, l'opera è stata nuovamente esposta al pubblico ed analizzata in una scheda (n. cat. 790) redatta da Maria Mimita Lamberti (v. II, p. 716). Costantino Sereno, nato a Casale Monferrato nel 1829 e morto a Torino nel 1893, fu pittore soprattutto di soggetti letterari e storici. Debuttò alle esposizioni organizzate dalla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino nel 1844 e alternò all'attività pittorica un'intensa produzione di decorazioni ad affresco a Palazzo Carignano e in alcune chiese di Torino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100035922
  • NUMERO D'INVENTARIO 7586
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali - Palazzo Reale
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2000
    2007
  • ISCRIZIONI in basso, a destra - C. Sereno 1861 - corsivo - a impressione/ rosso -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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