archibugio - da caccia, opera isolata di Lorenzoni Michele (inizio sec. XVIII)

archibugio da caccia, post 1700 - ante 1710

Funzionamento. Inserite le palle nel calcio la polvere nel serbatoio sotto la canna e il polverino nell'astuccio della piastra, si deve ruotare il manubrio in senso orario, tenendo la cana del fucile inclinata verso il basso. Una palla cadrà nel tamburo e di qui nella camera tronco conica della canna, la polvere (giàà sistemata per gravità nel misurino) si raccoglierà nella camera di scoppio e il polverino nel bacinetto. La rotazione antioraria del manubrio sistemerà nella corretta posizione camera di scoppio e bacinetto. Inoltre, nella rotazione, il nottolino fissato al tamburo azionerà cane e batteria, predisponendo l'arma per il fuoco. Canna: ad anima liscia, a quattro ordini: ottagonale, a sedici facce, rotonda. Cornice a rilievo in culatta e due cornici a filetto tra gli ordini. Mirino in ferro molto rilevato. Fusto sottocanna in legno rivestito con lamina di ferro. Falsa bacchetta con funzione di serbatoio della polvere, in lamiera di ferro. La canna è solidamente avvitata al castello di culatta. Castello: in ferro, porta due robuste codette per l'attacco al calcio ed è forato trasversalmente per il montaggio del tamburo distributore. Sulla parte superiore è ricavato un traguardo a farfalla. Nella parte inferiore è praticata un'apertura [continua nel campo Osservazioni]

  • OGGETTO archibugio da caccia
  • MATERIA E TECNICA legno, intaglio
    bronzo/ fusione/ cesellatura
    radica di noce/ intaglio
    acciaio/ fusione
    ferro/ battitura/ traforo
  • ATTRIBUZIONI Lorenzoni Michele (notizie 1684-1733)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Armeria Reale
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale
  • INDIRIZZO p.zza Castello, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le qualità tecnologiche e costruttive di quest'arma sono eccezionali. Lorenzoni ha cercato di riunire tutte le idee e le innovazioni della sua epoca. Il risultato è un'arma superba, ma quasi impossibile da riprodurre in serie. Si noti infatti la quasi insuperabile difficoltà (allora come oggi) di realizzare un canaletto di alimentazione della polvere tra serbatoio e misurino. L'arma richiedeva pallottole perfette, leggermente sovracalibrate. Michele Lorenzoni di Firenze risulta attivo tra il 1684 e il 1733, cfr. N. di Carpegna, Notes of the Firearms of the Tosco-Emilian Apennines, in Arms and Armor Annual, Northfield, 1973; T. T. Hopes, The Function of the Perfected Lorenzoni Repeating Flintlock System, in Arms and Armor Annual, Northfield, 1973; R. Held, Michele Lorenzoni's Masterpiece in Art, Arms and Armor, Chiasso, 1979. L'oggetto in esame è menzionato in: A. Angelucci, Catalogo dell'Armeria Reale di Torino, Torino, 1890, n. M 64; A. Gaibi, Armi da fuoco italiane ecc., Milano, 1962, tav. 138/a; L. G. Boccia, Nove secoli di armi da caccia, Firenze, 1967, n. 137 (nota); A. Gaibi, Armi da fuoco italiane ecc., Milano, 1968, n. 372; V. Seyssel d'Aix, Armeria antica e moderna di S. M. Carlo Alberto, Torino, 1840, n. 1412; G. Dondi, M. Cartesegna, Schede critiche in F. Mazzini (a cura di), L'Armeria Reale di Torino, Busto Arsizio, 1981, n. 303
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034707
  • NUMERO D'INVENTARIO M 64
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI calcio - n. 52 [appartenente ad antico inventario] - numeri arabi - a incisione -
  • STEMMI culatta/ codetta - professionale - Marchio - Lorenzoni Michele - LORENZONI
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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