pianeta, opera isolata - manifattura francese (secondo quarto sec. XVIII)
La pianeta è confezionata con 16 pannelli di tessuto. E'bordata di galloni di dimensioni differenti eseguiti a telaio in filo di seta giallo e metallo dorato filato; la fodera è in tela di lino naturale. Motivo decorativo: ricca composizione di peonie con grandi foglie e rametti di fiorellini che si alternano in sequenza verticale rivolte a destra ed a sinistra. Sul fondo avorio risalta la policromia dei fiori prevalentemente a tonalità rossa ed il verde giallastro delle foglie. Costruzione tecnica: lampasso lanciato. Orditi: uno di fondo in seta avorio; uno di legatura in seta avorio. Trame: una di fondo in seta avorio; più trame lanciate in seta policroma. Sul fondo cannetillè (tipo royale), composto da un ordito e da una trama di fondo entrambi in seta avorio, è delineato il disegno di trame lanciate in sete policrome legate in diagonale direzione senso S da un ordito di legatuira in seta avorio
- OGGETTO pianeta
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MISURE
Altezza: 98
Larghezza: 67
- AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
- LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta proviene da una chiesa di Vaprio d'Agogna (Comunicazione orale p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio). Data la sola indicazione del cartellino presente sulla pianeta non è possibile definire quale. Il reperto non è menzionato negli inventari della chiesa parrocchiale redatti in occasione delle visite pastorali. Già parte del fondo tessuti del Museo d'arte sacra di Novara, è stata depositata ad Oleggio dal 1981 a cura della Commissione d'arte Sacra della Curia novarese (Comunicazione orale p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, don Teresio Brustio, don Tino Temporelli membri della Commissione). Per l'istituzione del Museo diocesano si fa riferimento alla scheda cartacea n. 307. Il motivo decorativo pare ispirato ai modelli lionesi di J. Revel per il gusto compositivo dei tralci e dei fiori, ma l'effetto chiaroscurale è ottenuto con l'utilizzo di trame lanciate e non attraverso le trame broccate caratterizzanti lo stile di J. Revel (D. Devoti, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, pp. 151, 159, 160). Per la tipologia dell'armatura del fondo, per la resa dei grandi fiori (Devoti, 1974, fig. 150) e per l'esecuzione al telaio al tiro, il tessuto è da ascrivere alla prima metà del XVIII secolo (1735 ca.-1740) e, in mancanza di dati precisi, da attribuire a tessitori francesi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034692
- NUMERO D'INVENTARIO 41/V
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sulla fodera interna - VAPRIO - lettere capitali - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0