paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (fine/inizio secc. XVIII/ XIX)
Il paramento è costituito da una pianeta, un manipolo, una stola e un velo da calice. Galloni: (cm. 4.5 e cm. 2.5) dal motivo decorativo a sinusoide, eseguiti a telaio, in seta gialla e metallo argentato. La fodera è in tela bianca. Il motivo decorativo del tessuto è definito da un nastro a pizzo che si sviluppa in verticale, con andamento a sinusoide; nelle anse di quest'utlima si dispongono mazzetti di due margherite e di due primule (?) orientati, alternativamente, verso destra e verso sinistra. Tale composizione è delimitata, sui due lati, da righe verticali color rosso bordeaux. Sul fondo rosa-ocra risalta il bianco (consunto in più parti) del nastro, e la policromia dei mazzetti di fiori. Taffetas liserè broccato. R.d.d. cm. 21 x n.r. Orditi: uno di fondo in seta rosa e rosso bordeaux; uno di pelo in seta gialla, rosso mattone e bordeaux. Trame: una di fondo, in seta avorio; più trame broccate in seta policroma (verde tre tonalità, bianco, giallo, rosso mattone, celeste). Costruzione tecnica: armatura di fondo, in taffetas, realizzata da un ordito e da una trama di fondo in seta di differenti colori; il disegno è ottenuto dalla trama di fondo slegata (liserè) e dalle trame broccate slegate. L'effetto di rigatura prodotto da un ordito di [continua nel campo Osservazioni]
- OGGETTO paramento liturgico
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MATERIA E TECNICA
Tela
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il parato proviene dal fondo tessuti dell'ex Museo Diocesano di arte sacra di Novara, depositato parzialmente dal 1981 presso il Museo d'arte religiosa di Oleggio, a cura della Commissione d'arte sacra della stessa Curia novarese (rif. oralm. da p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, e da Don Teresio Brustio e da Don Tino Temporelli, membri della citata commissione; per le vicende del Museo Diocesano si rimanda alle note in fondo alla chiesa). La sola indicazione del luogo di provenienza in questo caso, Borgoticino, indicato sul biglietto appuntato sulla pianeta, sarebbe bastato, secondo il compilatore, per indicarne la provenienza dalla chiesa parrocchiale di tale località. Il parato è comunque difficilmente riconoscibile nei documenti ed inventari della chiesa parrocchiale di M. V. Assunta di Borgoticino. Potrebbe forse riconoscersi nella "pianeta di drappo di fondo rosso a vari colori in buono stato" (Arch. Storico Diocesi di Novara, a. 1845, T. 442, fol. 83), se per drappo si intende la definizione generica dei dizionari ottocenteschi "di stoffe di seta", confermata dal ms. di Carlo Giulio Trolliet, conservato presso il Museo Civico di Oleggio (sala XXIV, armadio seta). Per il motivo dei nastri a pizzo con sinusoidi molto allungate, il tessuto della pianeta è da collegare a quelli del paramento della chiesa di S. Alessandro in Colonna a Bergamo, collocato alla fine del XVIII secolo da Aguzzi e Baiardi (A. M. Aguzzi-M. Baiardi, Appunti per una storia del tessuto d'arte barocca in Lombardia e in Piemonte, in "Arte Lombarda", VII, 1962, p. 135, fig. 30). In mancanza di dati precisi, per il parato di Borgoticino si propende per una produzione alla fine del Settecento o all'inizio del secolo successivo, in ambito italiano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034316-0
- NUMERO D'INVENTARIO 8/ v
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0