paramento liturgico, insieme - manifattura francese (fine sec. XVIII)

paramento liturgico, post 1790 - ante 1799

Il paramento è composto da una pianeta, un manipolo e da una stola. Motivo decorativo caratterizzato da fascie verticali rigate di diversi colori e dimensioni: ad una fascia rigata decorata da mazzetti di fiori e ricca policromia, alternati a mazzetti di fiori monocromi bianchi, segue una sottile fascia di righe, delineata da bordi bianchi, e ancora una fascia simile alla prima, ma con mazzetti di fiori posti specularmente e sfalsati in senso verticale. I galloni presentano motivi a palmette disposte a sinusoide, sono eseguiti al telaio (cm. 1.5 e 3.5 di altezza) in seta color giallo, e rame argentato filato (anima in seta avorio). La fodera è in diagonale di cotone di colore bianco-rosato. Lettura tecnica del tessuto: Pèkin broccato: (taffetas e cannetillè broccato); Rapporto di disegno: cm. 24xn.r. Orditi: uno di fondo in seta avorio; uno di pelo in seta rosso-arancione alternato ad avorio e, a volte, al nero, per le rigature. Trame: una di fondo in seta rosa-gialla. Lettura tecnica del tessuto posto sulla fascia centrale anteriore della pianeta: rovale lanciato: r.d.d. cm. 50xn.r. Orditi: uno di fondo in seta avorio. Trame: una di fondo in seta avorio; più trame broccate in seta policrome

  • OGGETTO paramento liturgico
  • MATERIA E TECNICA cotone/ diagonale
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta, il manipolo e la stola provengono dal fondo tessuti dell'ex Museo Diocesano di arte sacra di Novara, depositato parzialmente dal 1981 presso il Museo d'arte religiosa di Oleggio, a cura della Commissione d'arte sacra della stessa Curia novarese (rif. oralm. da p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio, e da Don Teresio Brustio e da Don Tino Temporelli, membri della citata commissione; per le vicende del Museo Diocesano si rimanda alle note in fondo alla chiesa). La sola indicazione del luogo di provenienza e della località indicata sul biglietto e in questo caso, Borgosesia-Sassola, sarebbe bastata, secondo il compilatore incaricato, per indicarne la provenienza. Ma i reperti analizzati non sono riconoscibili in quelli descritti negli inventari dell'oratorio, dedicato alla Beata Vergine della Neve, in località Sassola, a Borgosesia. La datazione e l'attribuzione dei paramenti può essere fatta solo in base ai caratteri stilistici-tecnici del tessuto con il quale sono confezionati. Per la presenza delle righe verticali suddivise in fasce, la tipologia del motivo decorativo è da collegare alla pianeta della Cappella di Loreto della chiesa parrocchiale di S. Maria di Testona (cfr. G. Romano, scheda n. 69, in Ricerche a Testona. Per una storia della comunità, catalogo della mostra, Torino, 1980, p. 116). Per analogie di disegno si rimanda anche a R. Cox, Les soieries d'art, depuis les origines jusq'à nous jours, Paris, 1914, p. 48, figg. I-IV, Louis XVI). Per la disposizione dei fiori isolati sul fondo rigato, prodotto da due armature differentiu, taffetas e canntillè, si accosta il tessuto a quello della scheda di E. Bazzani, n. 23 in D. Devoti-G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra (Torino, Mole Antonelliana, novembre-dicembre 1981), Torino, 1981, pp. 199-202, che presenta una datazione tra il 1770 e il 1790. La particolarità del taffetas broccato rigato induce a collegamenti con il velo omerale della chiesa collegiata di Arona, datato 1760-1770, da M. Cuoghi Costantini, scheda n. 20, in D. Devoti-G. Romano (a cura di), op. cit, 1981, pp. 187-189, la quale, a sua volta, rimanda a esempi di composizioni floreali descritte da J. De l'Haibederie. Per la datazione del tessuto conservato presso il Museo religioso oleggese si propone l'ultimo decennio del XVIII secolo, per l'assenza di nastri ondulati che nei tessuti confrontati fungono da collegamento fra i mazzetti di fiori, e per la realizzazione si ipotizza una manifattura francese, per la accuratezza della descrizione dei motivi floreali
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034310-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 2/ v
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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