pianeta, elemento d'insieme - manifattura italiana (fine/inizio secc. XVII/ XVIII)

pianeta,

La pianeta è composto di n. 14 pezze di tessuto. Motivo decorativo a maglie ovali allungate, a doppia punta, composte di foglie con contorni mistilinei, raccordate da un piccolo motivo tipo-fiore aperto a ventaglio. Al centro delle maglie campeggia un'infiorescenza con un motivo tipo pigna. Sul fondo viola del tessuto risalta la decorazione di colore verde. Damasco raso. R.d.d.; xn.r. Orditi: uno di fondo in seta viola. Trame: una di fondo in seta verde. Galloni: dal disegno omogeneo, impostato a segmenti disposti romboidalmente (h cm. 3 e cm. 1) eseguiti al telaio, in seta gialla. Fodera: tela di lino viola, tinta a pezza e cerata

  • OGGETTO pianeta
  • MATERIA E TECNICA filo di seta/ lavorazione a telaio
    lino/ tela
    seta/ damasco
    seta/ damasco bicolore
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • LOCALIZZAZIONE Oleggio (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La pianeta e la stola, provenienti dall'Oratorio della Natività di Maria Vergine in Gaggiolo, località di Oleggio, sono conservate presso il locale Museo Religioso dal 1981 (rif. orlam. da p. Augusto Mozzetti, parroco di Oleggio). I paramenti analizzati non sono chiaramente citati in alcun inventario dell'oratorio oleggese, ove spesso le descrizioni sono molto generiche o addirittura mancanti. L'acquisizione della pianeta, per l'oratorio oleggese, potrebbe risalire alla finde del XVII secolo o agli inizi del successivo, in seguito alle disposizioni vescovili dell'anno 1699 e precedenti il 1758, anno in cui i paramenti festivi e feriali abbondano nelle sacrestie (Arc. Stor. Dioc. Novara, Atti di Visite, tomo 229, a 1699, fol. 445; tomo 290, a. 1758, fol. 37). Il decoro del tessuto del paramento è da collegare alla tipologia delle maglie ovali consuete dal XVII secolo in poi (cfr. J. Silvestri, scheda n. 2, in D. Devoti-G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra (Torino, Mole Antonelliana, novembre-dicembre 1981), Torino, 1981). Rispetto al motivo rinascimentale, l'impianto di questo disegno propone una impostazione delle maglie abbastanza allungate, simile agli schemi di fine Seicento-inizio Settecento, che incornicia i motivi detti "a pizzo", con i quali si evidenzia un certo collegamento, sia per il contrasto dei pieni e dei vuoti delle foglie disegnate, sia per le dimensioni, messe in evidenza dal contrasto opaco-lucido del damasco raso, ingigantite dal rapporto di disegno. Si segnala una analogia fra il motivo vegetale centrale di questa pianeta oleggese e quello della dalmatica "a fondo cremisi" di Arona, datata alla seconda metà del XVII secolo da Jolanda Silvestri (cfr. J. Silvestri, scheda n. 2, in D. Devoti-G. Romano (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra (Torino, Mole Antonelliana, novembre-dicembre 1981), Torino, 1981, pp. 134-137). I dati stilistici e tecnici del tessuto inducono, quindi, a datare i due paramenti alla fine del XVII secolo-inizio del XVIII secolo e a ritenerli opera di tessitori italiani
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034308-1
  • NUMERO D'INVENTARIO 51/ v
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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