croce
decorazione pittorica,
1800 - 1899
Gli affreschi raffigurano una croce ansata; solo il braccio verticale inferiore, privo di anse, è diritto, svasato verso il basso. Il punto di incrocio fra i due bracci è sottolineato da un piccolo cerchio. Le croci sono inscritte in due circonferenze, una interna più sottile, l'altra più spessa
- OGGETTO decorazione pittorica
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MISURE
Diametro: 80
- AMBITO CULTURALE Ambito Vercellese
- LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La foggia estremamente semplice e lineare delle croci potrebbe giustificare una datazione interna al XIX secolo o ai primi decenni del XX secolo. Il loro mediocre stato di conservazione e la concentrazione sul chiostro degli interventi condotti sul complesso abbaziale negli anni Trenta di questo secolo parrebbero escludere l'ipotesi più tarda. Unico elemento sicuro di datazione per gli affreschi è una fotografia, pubblicata da Pastè-Mella, in cui si vede la croce dipinta sull'ultimo pilastrone destro della navata. Termine ante quem è pertanto la data di pubblicazione della monografia sull'abbazia: il 1907 (R. Pastè-F. Mella, "L'abbazia di S. Andrea di Vercelli", Vercelli 1907). Non essendo sinora emerse notizie su eventuali interventi di tardo Ottocento o primo Novecento sull'edificio, le croci sembrano da ricondurre ai decenni precedenti, interessati dai lavori di restauro diretti da C. E. Arborio Mella (1822-1840 ca.), proseguiti anche successivamente per il completamento dell'arredo abbaziale, come documenta la progettazione di alcuni altari ad opera di Edoardo Mella nel sesto decennio del secolo. Arduo è definire puntualmente la cronologia degli affreschi. Gualino, trattando della decorazione interna del S. Andrea condotta durante l'intervento guidato da C. E. Arborio Mella precisa che si provvedette allora al restauro delle "pitture della cupola e della chiesa (con solo poche fasce; il resto è ancora bianco)" (P. Gualino, "Cenni storici sulla Basilica ed Abbazia di S. Andrea Apostolo in Vercelli", Vercelli 1857). La foggia di queste croci, ripresa dal repertorio religioso dei primi secoli del cristianesimo, non è peraltro in contrasto con le scelte estetiche e di restauro che improntano l'intervento ottocentesco. In verità croci con un'analoga foggia compaiono con particolare frequenza nel repertorio ornamentale adottato da E. Mella. Soltanto l'emergere di nuovi dati atti a precisare l'intervento di quest'ultimo all'interno dell'abbazia (intervento per ora documentato solo per la progettazione dei due altari di S. SCarlo Borromeo e di S. Francesco di Sales) consentirebbero però di attribuire con certezza la progettazione di queste croci ad Edoardo piuttorsto che al padre. Gli affreschi sono collocati all'interno della chiesa in una sequenza che, per le pareti, ricorda la scansione delle tradizionali stazioni della Via Crucis. Potrebbe trattarsi però anche di un simbolo religioso atto a ribadire la sacralità del luogo, a lungo sconsacrato e adibito ad usio profani nel operiodo successivo alla soppressione napoleonica
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034294
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0