portone, opera isolata - bottega piemontese (secondo quarto sec. XVIII)
portone
1735 - 1735
La porta consta di due battenti ed è divisa in sei pannelli, i quattro esterni maggiori e i due centrali di dimensioni minori. Ogni specchio è delimitato da una cornice esterna in forte aggetto e da una interna più sottile. All'interno ciascuno dei quattro pannelli maggiori presenta un motivo mistilineo molto rilevato nel quale è inserita una croce di S. Andrea in leggero aggetto. Nei due pannelli centrali, invece, lo stesso motivo mistilineo risulta disposto orizzontalmente e al suo interno presenta una stella ad otto punte più rilevata
- OGGETTO portone
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MATERIA E TECNICA
ferro/ battitura
legno di noce massello/ intaglio
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La data incisa sul retro del battente sinistro, rilevata da Mario Capellino (M. Capellino, "Tommaso il primo abate di S. Andrea", Vercelli 1982) indica per la messa in opera della porta l'anno 1735. Non esistono altri dati documentari su di essa, nè si hanno notizie dirette sull'abate che ne commissionò la realizzazione. Dal documento della 'Series Abbatum' ('Series Abbatum', in 'Indice ovvero sommario categorico dell'Archivio della Reverenda Abbazia et Monastero di S. Andrea di Vercelli') si ricava soltanto la notizia che deteneva allora la carica abbaziale Luigi Pastoris de'Signori di Borgaro e Fortepasso di Torino (1726-1741). Altri lavori furono intrapresi, a parziale rinnovamento dell'abbazia, in questo periodo. Il 'Sommario Categorico' dell'archivio dell'Abbazia riporta infatti il contenuto di due documenti (uno datato 1731, l'altro ritenuto di dubbia autenticità dal compilatore del regesto settecentesco - con data parzialmente frammentaria, ma probabilmente collocabile intorno al 1750) relativi agli accordi presi dall'abate Saraceni rispettivamente con i fratelli Giudici di Viggiù per la realizzazione dell'altare maggiore della chiesa, e con un altro ignoto artigiano per l'esecuzione di una balaustra e di "altre fatture in marmo" per l'abbazia ('Series'; questa notizia è ripresa anche in R. Pastè-F. Mella, "L'abbazia di S. Andrea di Vercelli", Vercelli 1907). Entrambi furono infatti distrutti durante il periodo interessato dall'occupazione francese in Piemonte (ibidem). I caratteri stilistici della porta confermano la data incisa sul retro. Il motivo delle sagome mistilinee abbondanti e rilevate è comune nella decorazione di oggetti lignei di grandi proporzioni, quali portoni o armadi da sacrestia tardo seicenteschi e di primo settecento, va quindi allargandosi e svuotandosi verso la metà del secolo (A. Midana, "L'arte del legno in Piemonte nel Sei e Settecento", Itala Ars, s.d. ma Torino 1924). Cornici mistilinee con sagome a vassoio si ritrovano di frequente anche in ambiente vercellese tra fine Seicento e prima metà del Settecvento, si veda per esempio la porta dell'Oratorio della Madonna diOropa ad Alloche (cfr. relativa scheda di catalogo di E. Barbieri, 1970), ascritta alla prima metà del Settecento. Anche il motivo della stella interna a cornici mistilinee più o meno rilevate si ritrova frequentemente in Piemonte a quest'epoca. La data "1821" incisa sul retro del battente sinistro, resta di problematica interpretazione. L'inizio dei restauri Ottocenteschi, infatti, si data solo all'anno successivo
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034289
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI battente sinistro, verso, in alto - 1735 - numeri arabi -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0