parokhet, opera isolata - manifattura francese, manifattura italiana, Ambito ebraico (inizio XVIII)

parokhet, 1700 - 1709

Il parokhet è composto da 6 pezzi di tessuto cuciti a contornare lateralmente e superiormente l'inserto centrale in lampasso. Frange di varia altezza ornano la linea di unione tra i due tipi di tessuto e i bordi esterni del paramento, tranne quello superiore. Qui 9 anelli in ottone atti alla sospensione del parokhet sono fissati tramite fettucce alla fodera. Tessuto A disegno: il telo centrale a fondo rosa damascato, è ornato in argento da ampi tralci ondulanti paralleli da cui nascono fiori, foglie e motivi vegetali fantastici e stilizzati. Rapporto di disegno 65 x 26. Orditi: uno di fondo in seta rosa, 128 fili/ cm e uno di legatura in seta bianca 16 fili/ cm. Proporzioni: 8 fili di fondo per uno di legatura. Trame: uno di fondo in seta rosa, 21 colpi/ cm, uno di fondo in seta bianca, 21 colpi/ cm e due broccate di cui una in argento filato doppio, 21 colpi/ cm e una in argento riccio, 21 colpi/ cm. Proporzioni: ogni due colpi delle trame di fondo (una rosa e una bianca) si inserisce una trama broccata. Armatura: lampasso liseré broccato damascato. Alla formazione del raso partecipano tutti i fili e le trame di fondo, occultando sul dritto l'ordito di legatura. Alla formazione della luisina partecipano sul dritto solo le trame di fondo rosa e tutti i fili di fondo, restando le trame di fondo bianche distese sul retro e legate in diagonale da fili prelevati dall'ordito di fondo e dall'ordito di legatura. Le trame broccate sono legate dall'ordito di legatura in diagonale 5/ 3. Sotto la broccatura in argento riccio è occultata l'armatura in raso di fondo. In corrispondenza della broccatura in argento filato le trame di fondo bianche sono liseré e accompagnano le trame broccate; sotto queste la metà dei fili di fondo resta slegata mentre l'armatura di fondo, eseguita dalla metà degli orditi e delle trame, si trasforma in diagonale 3/ 1. Il tessuto conserva le cimosse (1 cm) ripiegate: la prima parte, in diagonale 2/1, presenta due righe gialle su fondo verde; la seconda parte in gros è formata da un ordito bianco. Tessuto B disegno: ai lati sono raffigurati in posizione speculare due tralci nascenti presso una fontana, entro breve recinto a balaustri fiancheggiato da cipressi. Dal tralcio, serpeggiante verso l'alto nascono foglie, fiori e frutti di vario tipo fra cui uva, pere, grandi fiori esotici, fiorellini e pampini verticali. In alto fra le nuvole di fumo sulle quali si riflettono rosse lingue di fuoco uscenti da corni, le Tavole della Legge sovrastano il monte Sinai, cinto da una staccionata argentata e animato da cespugli, arbusti e sul retro da cipressi. Orditi: uno di fondo in seta bianca, 70 fili/ cm. Trame: una di fondo in seta bianca, 40 colpi/ cm. Ricamo: punto lanciato in cordoncini policromi formati da due fili di seta ritorti, punto erba in cordoncini di seta policromi, punto stemma annodato in seta verde e bruna e argento filato, punto disteso in argento filato anche su imbottitura di seta, punto piatto in argento filato anche su anima di cartoncino, punto filza in argento filato. Armatura: gros de Tours ricamato. Il ricamo ricopre il disegno preparatorio che affiora nelle parti in cui si è perduto il cordoncino di seta (ad es. nella balaustra) e in alto a destra, dove è visibile un pentimento. La decorazione utilizza principalmente un cordoncino di seta a punto lanciato, variato però nei suoi effetti a fiamma o sfumati. Il punto erba realizza pampini e sottili steli e talvolta contorna le raffigurazioni. L'argento filato è impiegato soprattutto a punto disteso, con abili variazioni nell'accostamento (1, 2 o 3 capi) nel ricorso a imbottitura, nel materiale e nei punti di fissaggio. Il punto piatto definisce i contorni delle tavole della Legge e su supporto di cartone l'iscrizione superiore. Frange in argento filato di 2, 2.5 e 7 cm. Fodera in tela di lino bianca

  • OGGETTO parokhet
  • MATERIA E TECNICA ARGENTO
    filo d'argento
    filo d'argento/ ricamo a punto disteso
    filo d'argento/ ricciatura
    filo di seta/ ritorto
    seta/ broccata
    SETA DAMASCATA
    seta/ diagonale
    seta/ gros de Tours
    seta/ lampasso
    seta/ liseré
    seta/ raso
    seta/ ricamo a punto erba
    seta/ ricamo a punto filza
    seta/ ricamo a punto lanciato
    seta/ ricamo a punto piatto
    seta/ ricamo a punto stemma annodato
    seta/ ricamo in rilievo con imbottitura
    tela di lino
  • MISURE Altezza: 175 cm
    Larghezza: 131 cm
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Francese Manifattura Italiana Ambito Ebraico
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Tempio Israelitico
  • INDIRIZZO piazzetta Primo Levi, 12, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella scena della presentazione delle tavole della Legge puntuali sono i riferimenti biblici alla costruzione del recinto destinato a tenere il popolo lontano dalle pendici del Sinai, alla densa nube che copriva il monte, al fortissimo suono di trombe (corni), al fuoco e al fumo che accompagnano la manifestazione di Dio sul Sinai, riferimenti che trovano corrispondenza nella sottostante iscrizione (Esodo 19, 23). Questa raffigurazione allude alla ricorrenza del Shavuot, festa primaverile dedicata alla presentazione a Mosè dei dieci comandamenti e dell'intero Pentateuco o Torah e contemporaneamente al raccolto e in particolare alla mietitura. La presenza dei rigogliosi tralci richiama l'usanza di ornare la sinagoga in quest'occasione gioiosa con fiori e piante, anche da frutto. Un motivo simile è presente in un altro parokhet veneziano, prossimo al nostro per datazione e interamente ricamato da "Stella moglie di Isacco Perugia" (cfr. S. CUSIN, Arte nella tradizione ebraica, Milano, 1963, pp.non numerate). Di influenza orientale e particolarmente persiana, dovrebbe essere la presenza dei cipressi che troviamo anche in raffigurazioni ebraiche arcaiche. I tralci fioriti laterali sono singolarmente vicini a ricami centro-europei eseguiti in lana. Questi indizi geografici suggeriscono già di per sè una provenienza del parokhet dall'Italia nord-orientale, ipotesi rafforzata da una breve indagine sui cognomi che compaiono nell'iscrizione dedicatoria: se infatti tipicamente veneto anche se non probante per l'ampia diffusione, è il cognome Luzzatto, più raro è il cognome Hefez. Questo poi italianizzato in Gentili appare diffuso nel periodo in quesitone proprio in area veneto-friulana fra Gorizia, Trieste, Verona e Venezia (cfr. Encyclopedia Judaica, ad vocem Gentili e F. Luzzatto, 1964, p. 74). La mancanza di documenti d'archivio non permette di chiarire come l'arredo sia giunto in Piemonte. Si veda V. NATALE, scheda n. 4 in AA. VV., Ebrei a Torino, catalogo della mostra, Torino, 1984, p. 172
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso non cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034212-0
  • NUMERO D'INVENTARIO 172
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia Onlus
  • ISCRIZIONI sotto il monte e in basso - cfr. modulo EP - Epigrafia allegato - a ricamo - ebraico
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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