Madonna del Rosario
La Vergine, coronata, con un velo che le copre i capelli castani raccolti dietro la nuca, avvolta in una veste dorata e decorata da motivi floreali su fondo rosso; il manto è ugualmente lavorato con fondo a righe blu ed è mosso da un drappeggio. Maria tiene in braccio Gesù Bambino, biondo ed incoronato; il Bambino è nudo e regge in mano una rosa rossa con foglie verdi. Le corone dei due personaggi sono dorate e realizzate in filigrana. La Madonna tiene nella mano destra una corona del Rosario; altrettanto fa il Bambino con la sinistra. Al collo di entrambi sono collane con un cuore per pendente. La statua ha piedi nudi, poggianti su una voluminosa nuvola a sua volta appoggiata su un piedistallo marmoreo con specchiature variegate fra cornici a venature grigie e mensola in marmo bianco e soprastatnte tavola in legno a bordi dorati con contorni mistilinei. Il fondo della nicchia è dipinto in azzurro e decorato da stelle dorate applicate e da ex voto in argento in forma di cuore. La nicchia è chiusa da una porta con telaio in legno dorato e vetro
- OGGETTO statua
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MATERIA E TECNICA
legno/ scultura/ intaglio/ doratura/ pittura
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ATTRIBUZIONI
Mazzola Giuseppe (notizie 1784)
- LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le uniche notizie dirette sulla statua sono quelle contenute in una memoria lasciata da don Carlo Cacciami che ne pagò il prezzo di £. 325 con lo stipendio ricevuto in qualità di cappellano della Comunità di Grignasco negli anni 1782-1783. La statua, opera del "Sig.r Giuseppe Mazzola di Orta Riviera", giunse a Grignasco alle ore 18.00 dell'11/03/1784 e fu subito collocata nella nicchia dell'omonimo altare in sostituzione di un'altra, pure della Madonna del Rosario, temporaneamente prestata al locale monastero cui era stata donata dalle famiglie Luini e Bellotti, e collocata nella nuova nicchia fin dal 25/09/1783, dopo il trasporto delle reliquie dalla antica alla nuova parrocchiale. La statua fu benedetta la mattina del 12/03/1784 dall'Arciprete G. P. Anselmi, alla presenza di vari religiosi locali fra cui il donatore (Archivio Privato Giongo Cacciami Grignasco, Memoria che nell'anno 1783..., Don Carlo Cacciami, 1783-1799, manoscritto). Il piedistallo marmoreo per le analogie con i marmi ottocenteschi dell'altare è certamente di epoca successiva alla statua. La doratura del telaio è riferibile all'attività dell'indoratore ed inverniciatore A. Chiara di Varallo, attivo in chiesa tra il 1829 ed il 1830. L'autore citato nel manoscritto non è noto e pare strana l'omonimia con il pittore Giuseppe Mazzola, citato nello stesso documento come autore del quadro dell'Assunta
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100034007
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0