portone - a due battenti, opera isolata - bottega della Valsesia (ultimo quarto sec. XVIII)

portone a due battenti

Il portone è costituito da un doppio strato di tavole in legno ed è lavorato solo sulla faccia esterna; internamente la superficie è lisciata rozzamente. E'costituito da due ante a battente apribili verso l'interno, ciascuna scompartita da tre pannelli intagliati a motivi mistilinei ed un quarto inferiore più piccolo applicato in aggetto. Le ante ruotano su tre cardini ciascuna; quello superiore ed il centrale sono murati agli stipiti, mentre quello inferiore fa perno in una bussola di bronzo incassata nella pietra del pavimento e si chiudono dall'interno con un grosso catenaccio in ferro battuto fissato a circa 1/3 dell'altezza. La fascia superiore è caratterizzata da due pannelli mistilinei (apribili a battente ed incernierati tramite cardini alla parete) separati in basso da una ricca cornice con volute che reggono una conchiglia e che fa da battente per le due ante. Al momento non è apribile perchè contro di essa è costuito il soffitto della bussola d'ingresso. La superficie interna è dipinta in rosso mattone come il muro dietro la cassa dell'organo. Tutta la superficie esterna del portone è dipinta a smalto opaco in tinta marrone, con profilature beige per le parti riantranti

  • OGGETTO portone a due battenti
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Della Valsesia
  • LOCALIZZAZIONE Grignasco (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La parrocchiale di Grignasco - dedicata all'Assunta - voluta ufficialmente da vescovo di Novara Ignazio Rovero Sanseverino il 12/08/1749, fu progettata dall'architetto Bernardo Antonio Vittone che il giorno 27/02/1752 consegnò i disegni al vicario di Corte Veglio in Torino per trasmetterli alla comunità di Grignasco, ricevendone in cambio, in nome dei frabbricieri don Giacomo Cacciami e don Giovanni Maria Neri d'Ostina delegati dalla comunità e nominati dal vescovo, la somma di 35 zecchini. Il progetto ebbe almeno due versioni. Quella eseguita fu scelta tra vari progetti di capi mastri, alcuni dei quali biellesi e valsesiani, e subì alcune varianti ad opera dello stesso Vittone. I lavori di costruzione iniziarono nel 1752, su un terreno acquistato dalla comunità di Grignasco, e furono affidati ai capimastri Antonio Fontana di Rossa e Giovanni Antonio Magnano di San Paolo della Valle d'Andorno. Fino al 1770 si protrassero con questa impresa e sotto il controllo di Vittone (che fece almeno due sopralluoghi nel 1767). Tra il 25/04/1770 (data in cui fu indetto il nuovo appalto per le opere di finitura interna) ed il 22/11/1771 (data del collaudo effettuato dall'Ing. Ravelli di Torino)furono completati gli stucchi, gli intonacie e le opere in muratura ad opera degli stuccatori ticinesi Francesco Pellegrino di Ponte Tresa e Giovanni Battista Morazzone di Caslano con la sistemazione degli infissi ad opera del falegname Pietro Vinzio di Grignasco. Nonostante le varianti nella struttura, forse anche dovute a documentati errori costruttivi, e nella decorazione della volta, l'insieme raggiunse in questi anni l'impronta architettonica urbanistica e decorativa prevista dal Vittone. Le opere di fine Settecento tendono ad inserirsi nel contesto vittoniano seguendone strettamente le indicazioni di progetto (scalinata in pietra 1775-1778) e forse anche di progetti a noi non pervenuti (altare maggiore, pulpito); comunque ne ricalcano i modelli, come nel caso dei confessionali (G. A. Rasetti, 1784) che trovano riscontri con quelli progettati da Vittone e realizzati per la chiesa di Montanaro, e della balaustra dell'altar maggiore di cui è documentata una variazione di progetto per armonizzarla meglio all'altare stesso. La morte di Vittone (1770) lasciò tuttavia spazio a varianti significative nei lavori di completamento: spostamento della cassa d'organo e della cantoria dal presbiterio al fondo della chiesa; costruzione della bussola d'ingresso nel 1784; aggiunta degli stalli del coro e dei banchi; rialzo della pavimentazione delle cappelle laterali; varianti alla sacrestia ed all'Oratorio di San Giovanni negli anni 1784-1785; mancata erezione del campanile sostituito da una torretta nel 1786. Contestualmente a questi lavori, vennero sistemati i primi arredi per gli altari: la statua dell'Immacolata; il Crocifisso sull'omonimo altare nel 1783; la statua della Madonna del Rosario di Giuseppe Mazzola di Orta Riviera nel 1784; il quadro dell'Assunta dello stesso Mazzola nel 1785. Tra i finanziatori vanno ricordati l'arciprete don Carlo Silano Tartagliotti (Romagnano 1675 - Grignasco 1756) e la comunità di grignaschese di Roma, tra cui, in particolare, Giovanni Zanoli. La popolazione locale prestò gratuitamente a rotazione la mano d'opera, con l'assistenza della comunità e l'interessamento del Vice Intendente di Novara Giuseppe Gibellini di Grignasco. La chiesa fu consacrata il 12/07/1783 dal vescovo di Novara M. A. Balbis Bertone ed il primo nucleo di suppellettili e paramenti si costituì con il trasporto degli oggetti dall'antica parrocchiale di S. Maria delle grazie, fatta ecceszione per un paramentale acquistato nel 1783 (G. e P. SITZIA, Vittone a Grignasco, in "Novarien", n. 12, 1982). Il portone in oggetto fa parte del gruppo di arredi llignei realizzati tra il 1771 ed il 1783. Già nel 1770 erano state versate al marmoraio Gracomo Marchesio 210 lire imperiali per "ianuae marmoreae canstruendae", la cornice in marmo attorno al portone, ed è logico pensare che si sia provveduto per tempo alla chiusura acon il portone in legno quando si iniziò ad introdurre gli altri arredi (ASN, Computa Communitatis Grignasci..., 20/08/1770, Notaio G. B. Preti, Grignasco, minutario n. 14, 1767-1770, doc. n. 2908). Il 12/07/1783 - all'atto di consacrazione della chiesa - il vescovo annota nella sua descrizione che "ostium unum in fronte" (ASDN, Vicariato di Romagnano, Visita pastorale Balbis Bertone, 1783, tomo 358). E' possibile che Antonio Rasetti abbia posto mano all'opera; molto probabilmente è stata la prima opera in legno, realizzata per proteggere gli arredi interni, montata dopo la posa della pavimentazione interna e la costruzione della scalinata (costruita dal capomastro Origoni) avvenute tra il 1775 ed il 1780. La presenta del Rasetti a Grignasco nel 1778, come testimone all'atto per la balaustra dell'altar maggiore, è da legare ad una sua attività per la chiesa e forse anche alla costruzione del portone. [continua in OSSERVAZIONI]
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033952
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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