finte architetture con putti

decorazione plastico-architettonica, post 1740 - ante 1760

l'architettura dipinta impostata su due motivi laterali a ricciolo, culmina in un ricco fastiglio composto da due cornicioni stezzati e affrontati dipinti su un supporto ligneo che accentua l'effetto di inganno ottico della decorazione. sotto di questo, volute fitomorfe di colore ocra e fiori bianchi, rosso/ viola, giallo, incorniciano la cartella di un fresco e delicato colore lilla. Sui lati due teste di cherubini le cui ali si fondono ad elementi fogliacei e volgono lo sguardo l'uno verso l'alto e l'altro verso il basso. un secondo cornicione spezzato si estende verso l'esterno con una linea ad andamento concavo che si contrappone al movimento convesso del fastigio. Al centro si apre la nicchia centinata dov'è collocata la scultura della vergine con il bambino sotto la quale una finta mensola a tromp-l'oeil è ornata di una grande conchiglia

  • OGGETTO decorazione plastico-architettonica
  • MISURE Altezza: 350
    Larghezza: 180
  • ATTRIBUZIONI Pozzo Pietro Antonio (1727/ 1788)
    Pozzo Giovanni Pietro (1713/ 1798)
  • LOCALIZZAZIONE San Damiano d'Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE l'architettura a tromp-l'oeil presenta notevoli affinità con l'analoga decorazione nella Cappella dell'Immacolata Concezione nello stesso edificio (scheda Oa n° 18), per la quale si era proposta l'attribuzione ai fratelli Pozzo in base al confronto di questa con le piramidi eseguite dai detti pittori per la Confraternita della Misericordia a Cavallermaggiore (cfr. AA.VV., Per i quattrocento anni della Misericordia, Catalogo della Mostra, Cavallermaggiore, 1979, pp. 53-54, 80, figg. 3-4). Tale paternità sembra potersi estendere anche all'altare di Sant'Orsola, benchè ridipinture ottocentesche abbiano in parte alterato i rapporti cromatici specie nel fastigio. L'attribuzione a Pietro Antonio e Giovanni Pietro Pozzo trova una sua pur labile conforto nelle notizie fornite da Felice Daneo (cfr. Daneo F., Il Comune di San Damiano D'Asti, Torino, 1888, p. 295). Dopo avere fatto cenno alla attività dei due artisti nella Cappella dell'Immacolata Concezione, doverealizzarono i due affreschi sulle pareti laterali, e nella Confraternita di San Giuseppe, aggiunge: "Due affreschi dei suddetti valenti pittori o della loro scuola veggonsi ancora in questa chiesa nella allegra Cappella di Sant'Orsola che è il ritrovo spirituale delle Figlie di Maria". I due affreschi, così come quelli della della più volte citata Cappella dell'Immacolata Concezione ridipinti da L. Morgari, furono rifatti alla fiine del secolo scorso, ma si può avanzare l'ipotesi, tenuto conto della coincidenza dei fatti e del programma decorativo, che i fratelli Pozzo avessero eseguito anche le pitture parietali a trompe-l'oeil di questo secondo altare. L'attività dei fratelli Pozzo a San Damiano D'Asti è documentata anche nelle schede Vesme (cfr. A. Baudi di Vesme, L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino, 1936-1968, vol° III, p. 861). Durante i lavori di "abbellimento" dell'edificio fatti eseguire nel nono decennio del secolo XIX, furono ridipinte parti della decorazione a trompe-l'oeil, fpecie nel fastigio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033837
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • ISCRIZIONI sulla trabeazione, entro cartiglio - V.M - caratteri gotici -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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