storie della vita della Madonna

rilievo, 1590/ 1610

Otto formelle lignee scolpite ad altorilievo con scene diverse della Vita della Madonna. La formella superiore e quella inferiore presentano larghezza maggiore rispetto alle altre. In successione vengono proposti i seguenti episodi della vita della Madonna: incontro tra Gioacchino e Anna; nascita della Vergine; presentazione della Vergine al tempio; Sposalizio in vita con S. Giuseppe (l'unica di cui sia presente la ripresa fotografica); morte della Madonna; Ascensiona della Madonna; Incoronazione della Madonna. Si può ipotizzare che la formella centrale di dimensioni maggiori, perduta, raffigurasse l'Annunciazione

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura
  • MISURE Altezza: 30
    Larghezza: 38
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le formelle si inseriscono all'interno di quella tradizione piemontese che vede già nel XVI secolo la presenza, per quanto rara, di ancone lignee scolpite in luogo di quelle dipinte. A Chieri esistono quattro pannelli superstiti di un'ancona lignea scolpita, datata 1570-1580 (G. Romano, "Studi sul paesaggio", Torino 1978) in Collegiata; in area astigiana rimane la formella di un polittico smambrato, di fine secolo XVI, ora nella Pinacoteca di Alessandria (N. Gabrielli, "Arte e cultura ad Asti attraverso i secoli", Istituto Bancario S. Paolo, Torino 1977). Le otto formelle superstiti di Villanova narrano episodi della Vita della Madonna, quella centrale, forse, l'Annunciazione. Le architetture degli ambienti sono tardo-cinquecentesche. Nel pannello riguardante lo sposalizio della Vergine si propone un'iconografia cara a Bernardino Lanino, si veda il cartone dell'Accademia Albertina di Torino (N. Gabrielli, Inventario, 1933, n. 333 - Gaudenzio Ferrari; G. Romano (a cura di), "Gaudenzio Ferrari e la sua scuola. I cartoni cinquecenteschi dell'Accademia Albertina", catalogo della mostra, Torino 1982) per i tre personaggi principali e sappiamo che il figlio del pittore, Cesare, nel 1568 lavorava ad Asti, possedendo i cartoni del padre. Tuttavia la rigidità delle pieghe e la durezza dell'intaglio propongono un'autore non solo pimontese ma di formazione o influenza nordica, operoso negli anni a cavallo tra i secoli XVI e XVII
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033596-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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