candelabro, serie - bottega piemontese (primo quarto sec. XIX)

candelabro,

Piramidi in legno intagliato a volute di foglie d'acanto che terminano, aprendosi, nelle cinque coppe reggicero. Le volute incorniciano nella parte centrale l'ovale con il cuore fiammeggiante e la corona di spine a bassorilievo

  • OGGETTO candelabro
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Villanova D'asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I candelabri, riferibili ad un repertorio tardo barocco di stilizzazione grossolana, sono collocabili cronologicamente al primo quarto del XIX secolo per analogie stilistiche con opere quali le piramidi a cinque bracci nella cappella laterale sinistra della parrocchiale dei SS. Cosma e Damiano di Asti (cfr. relativa scheda di catalogo ministeriale, di F. Varallo, 1983) e a quelli della Cattedrale di S. Maria Assunta, ora in deposito presso l'O.P. Buon Pastore della stessa città (per le quali si vedano le relative schede ministeriali, di L. Mortara, 1981), datate a metà del secolo XIX. Modello per questo tipo di arredo ligneo può essere indicato nel candelabro a sette bracci in legno intagliato e dorato del sec. XVIII nel Santuario della B.V. dell'Apparizione a Saviglino (A. Olmo, "Arte in Savigliano", Savigliano 1978); altre piramidi che presentano forti analogie con le nostre si trovano nella parrocchiale di S. Paolo Solbrito, in quella di Testona, queste ultime datate 1846 (AA.VV., "Ricerche a Testona. Per una storia della comunità", catalogo della mostra, Testona 1980-1981)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033585
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE