ritratto di Giovanni Bellini
scultura,
post 1847 - ante 1865
Il medaglione è collocato tra le due lesene che sottolineano la scansione delle campate del lato sud (si veda la pianta allegata alla scheda cartacea). Medaglione ottagonale in cui è inscritta la cornice circolare con l'iscrizione. Al centro è posto il personaggio, raffigurato di tre quarti, rivolto a sinistra con un'intensa espressione ed una precisa caratterizzazione somatica
- OGGETTO scultura
-
MISURE
Altezza: 73
Larghezza: 72
- AMBITO CULTURALE Bottega Novarese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
- INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La realizzazione del medaglione è da collocarsi nel primo gruppo di "ricordi" marmorei commissionati dall'Amministrazione dell'Ospedale della Carità di Novara ad artisti novaresi allievi del Collegio Caccia in adempimento alle istanze contenute nella delibera del 18 maggio 1848. Come indica una fonte ottocentesca: L'attuale amministrazione volle perpetuare al meglio la memoria dei Benefattori che non sia di caduca tela. E bene ideò convertendo gli svelti portici inferiori e superiori del suo bellissimo cortile in un vero Pantheon di benefattori; ed allogò il superiore per i donatori delle 100.000 lire ed oltre i quali sono effigiati al vero in bel busto di marmo carrarese; l'inferiore per quelli che donano meno ed ad essi assegnarono un medaglione pure al vero negl'intercolumni binati. E con divisamento che che altamente l'onora, volle l'illustre Amministrazione affidarne l'esecuzione ai più distinti artisti compaesani i quali con le belle produzioni loro perpetuano ad un tempo le immagini dei benefattori dello Spedale e l'illustre fondatore del Nobile Collegio Caccia, per le cui largizioni hanno potuto studiare l'arte dei Fidia e dei Canova e rendere rinomato il nome loro con onore della Patria. Anche lo Spedale di San Giuliano presente ritratti di benefattori in tutta figura al vero e più altri in mezza figura ma non ha opere scultoree. I medaglioni sono opere artistiche di poca spesa, monumenti che perdurano nei secoli. Il Municipio stesso tradusse in medaglioni, pel cornicione dei portici nuovi, gli uomini più illustri del Museo novarese del Cotta ("La Vertià", anno II, 7 dicembre 1865). Con testamento redatto il 13 febbraio 1847 il Bellini lega all'ente £. 10.000 di Piemonte (G.B. Morandi - S. Ferrara, 1907, p. 83) atto che determina il suo inserimento nel pantheon cittadino. Secondo le indicazioni del 1865, gli artisti che operano nella realizzazione dei medaglioni a questa data sono - oltre a Giuseppe Argenti - Giuseppe Rossi e Giovanni Donati. Quest'ultimo, nato a Romentino, ebbe vita molto breve (risulta già morto nel 1865) e forse per questo le sue opere non sono molto note, conoscendosi per certo solo la raffigurazione del benefattore Matteo Avogadro collocata in questo stesso ospedale. In mancanza di indicazioni precise al momento risulta difficile stabilire la paternità dell'opera; potrebbe essere stata eseguita dallo stesso Donati, date le differenze evidenti rispetto ad altri lavori realizzati dall'Argenti in questo ospedale (come i ritratti di Filippo Melano, della contessa Solaro Clerici, del sacerdote Filippo Albera, di Cristina Parvopassu) o dal Cassano. L'impostazione severa e l'atteggiamento rigido confermano il prevalere di una formazione accademica caratteristica dell'ambiente artistico torinese della seconda metà del secolo e dell'influenza delle opere del Thorvaldsen e del Tenerani, a cui i pensionati del Collegio Caccia facevano riferimento ed a cui l'ambiente cittadino è particolarmente legato. Ulteriori fonti bibliografiche: A. Stella, Pittura e scoltura il Piemonte 1842-1891, Torino 1893; E. Castelnuovo - M. Rosci, Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1861, catalogo della mostra, Torino 1980
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033503
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI Sulla cornice - PROFESSORE SAC. GIOANNI BELLINI DA NOVARA/ 21 Febb. 1847 - lettere capitali - a incisione -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0