grottesche

decorazione pittorica, post 1500 - ante 1549

Su un fondo di piccoli rombi ripetuti a stampino in due toni di giallo, simulanti un mosaico dorato, sono raffigurati minuti motivi di grottesche: figurine, mostri fantastici, vasi da cui nascono volute o tendaggi

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Vercellese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Camillo Leone
  • LOCALIZZAZIONE Casa Alciati
  • INDIRIZZO via Giuseppe Verdi, 30, Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I consueti motivi delle grottesche, arricchiti questa volta anche da piccole fantasiose figure umane simili a quelle gaudenziane della cappella di S. Margherita in S. Maria delle Grazie a Varallo (1507) e, in scala minore, a quelle di palazzo Verga in Vercelli, sono i resti di una decorazione ad affresco che in origine doveva essere molto più ampia. Lo indicano sia le tracce di decorazioni esterne rinvenute durante i restauri del '34, nella mostra di un arco e ai lati di una finestra (cfr. P. Verzone, Il restauro della casa Alciati in Vercelli, Vercelli, 1936, pp. 8-9), sia esempi di analoghe tipologie decorative nella stessa Vercelli: il cortile di casa Centori, la loggia di palazzo Avogadro di Collobiano, la facciata di palazzo Verga. Lo stile di queste grottesche a macchie di colore accostate e l'inserzione di figure fantastiche dal lungo cappello a cono, estranee al repertorio classico, la discostano dai fregi monocromi degli ambienti interni tanto che si direbbero derivate da modelli diversi. Sembrano, cioè, più vicine a quel gusto per la stravaganza e la fantasia portato alle estreme conseguenze dal Sodoma (cfr. C. Acidini Luchinat, La grottesca, in Storia dell'Arte Italiana, Torino, 1982, p. III, vol. IV, pp. 159-200). Bibliografia generale di riferimento per il ciclo di affreschi di casa Alciati: P. G. Stroppa, Archivio della Società Vercellese di storia e arte, Vercelli, 1912, vol. II, p. 531; V. Viale, Guida ai Musei di Vercelli, Vercelli, 1935, pp. 19-21, tavv. I-IV; A. M. Brizio, Vercelli, Roma, 1935, pp. 163-164; P. Verzone, Il restauro della casa Alciati in Vercelli, Vercelli, 1936, p. 16; V. Viale, Vercelli e la sua provincia dalla romanità al fascismo, Vercelli, 1939, pp. 3-5; L. Mallé, Le arti figurative in Piemonte, Torino, 1961, pp. 180-181; G. C. Faccio-G. Chicco-F. Vola, Vecchia Vercelli, Vercelli, 1961, pp. 128-129; P. Astrua-G. Romano, Guida breve al patrimonio artistico delle provincie piemontesi, Torino, 1979, p. 100. Gli affreschi, insieme a quelli che decorano nove ambienti di casa Alciati, furono restaurati negli anni 1933-1934 in seguito al ripristino delle strutture architettoniche dell'edificio, condotto dall'ing. Paolo Verzone a partire dal 1930. Non è stato possibile rintracciare i dati relativi al restauro pittorico, eseguito dall'impresa del comm. Cussetti di Torino. Del lavoro eseguito resta solo notizia nei cenni che il Verzone riserva a questo problema: "...Le parti mancanti non furono naturalmente rifatte, ma solo abbozzate schematicamente a tinte chiare, in modo che la differenza tra la parte originale e quella aggiunta fosse ben evidente" (cfr. P. Verzone, Il restauro della casa Alciati in Vercelli, Vercelli, 1936, p. 16)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà mista pubblica/privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033374
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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