decorazione pittorica, opera isolata - ambito vercellese (prima metà sec. XVI)
La decorazione, apprezzabile su tre pareti è impostata su ampie riquadrature. Esse occupano quasi interamente il campo, inquadrate da colonne con capitello dorico, al di là delle quali si intravedno ambienti architettonici. Le colonne sorreggono una finta trabeazione costituita da fasce sovrapposte con diverso decoro: a volute rincorrentisi, a ovuli, ecc. Una fascia più alta presenta un motivo a grottesche con chimere affrontate di colore marrone rossiccio su fondo giallo e conclude la parete all'imposta del cassettone. Parete sud: della decorazione originaria resta la parte superiore del riquadro. In essa è visibile un soffitto cassettonato sostenuto da tre colonne rappresentate in fuga prospettica, il busto di una figura maschile, la parte superiore di una nicchia. I colori usati sono il grigio e il rosso scuro. Il resto della decorazione pittorica è andato perduto anche per l'apertura nei secoli scorsi di porte e finestre. Ancora intatto il fregio superiore a grottesche. In corrispondenza della attuale finestra il soffitto ligneo è interrotto da un voltino in muratura, in corrispondenza del camino della camera al piano superiore, con tracce illeggibili di decorazione ad affresco. Parete di ingresso: partizioni a finto marmo [continua nel campo Osservazioni]
- OGGETTO decorazione pittorica
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco/ pittura a tempera
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MISURE
Profondità: 525
Altezza: 350
Larghezza: 580
- AMBITO CULTURALE Ambito Vercellese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Camillo Leone
- LOCALIZZAZIONE Casa Alciati
- INDIRIZZO via Giuseppe Verdi, 30, Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il cattivo stato di conservazione e le labili tracce della originaria decorazione su tre pareti (la quarta, di separazione con i due ambienti retrostanti, fu abbattuta nei secoli scorsi), non permettono l'individuazione delle scene rappresentate. Da quello che rimane si può avere una riconferma della datazione e della formazione dell'artista per la presenza di interni architettonici in cui colonne, trabeazioni e fregi, nicchie, ripropongono il classico repertorio rinascimentale, presente negli affreschi peruzziani del salone superiore della Farnesina. Dovevano essere composizioni di ampio respiro, impostate sulla fuga prospettica di un breve colonnato, dimostrazione della sensibilità architettonica dell'artista. Anche negli altri ambienti della casa la composizione è infatti impostata entro un telaio architettonico di elementi verticali che sostengono un'illusoria trabeazione con alto fregio dipinto. Il gruppo sacro segue uno schema piramidale che risente dell'esperienza di Leonardo e di Raffaello. Esso, nonostante le alterazioni dovute a cadute di colore e a ridipinture, sembra, nella sua imponenza volumetrica, stilisticamente vicino alle allegorie delle Virtù dell'ambiente al primo piano. Bibliografia generale di riferimento per il ciclo di affreschi di casa Alciati: P. G. Stroppa, Archivio della Società Vercellese di storia e arte, Vercelli, 1912, vol. II, p. 531; V. Viale, Guida ai Musei di Vercelli, Vercelli, 1935, pp. 19-21, tavv. I-IV; A. M. Brizio, Vercelli, Roma, 1935, pp. 163-164; P. Verzone, Il restauro della casa Alciati in Vercelli, Vercelli, 1936, p. 16; V. Viale, Vercelli e la sua provincia dalla romanità al fascismo, Vercelli, 1939, pp. 3-5; L. Mallé, Le arti figurative in Piemonte, Torino, 1961, pp. 180-181; G. C. Faccio-G. Chicco-F. Vola, Vecchia Vercelli, Vercelli, 1961, pp. 128-129; P. Astrua-G. Romano, Guida breve al patrimonio artistico delle provincie piemontesi, Torino, 1979, p. 100. Gli affreschi, insieme a quelli che decorano gli altri otto ambienti di casa Alciati, furono restaurati negli anni 1933-1934 in seguito al ripristino delle strutture architettoniche dell'edificio, condotto dall'ing. Paolo Verzone a partire dal 1930. Non è stato possibile rintracciare i dati relativi al restauro pittorico, eseguito dall'impresa del comm. Cussetti di Torino. Del lavoro eseguito resta solo notizia nei cenni che il Verzone riserva a questo problema: "...Le parti mancanti non furono naturalmente rifatte, ma solo abbozzate schematicamente a tinte chiare, in modo che la differenza tra la parte originale e quella aggiunta fosse ben evidente" (cfr. P. Verzone, Il restauro della casa Alciati in Vercelli, Vercelli, 1936, p. 16). Il camino è un rifacimento dell'epoca del restauro (1934). Presso il Museo Civico di Torino si conserva la seguente foto: n. 353/9484
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà mista pubblica/privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033366-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0