Santa Elisabetta regina del Portogallo in gloria

dipinto, post 1855 - ante 1865

Sullo sfondo chiaro, variamente sfumato, si addensano le nuvole vaporose sulle quali si erge la figura della santa che indossa il saio scuro dell'ordine delle clarisse e il velo. Ai suoi piedi due angioletti sorridenti giocherellano con la corona e lo scettro, suoi abituali attributi che simboleggiano i natali regali. Sulla destra alcune rose. In alto, dalle nubi, si affacciano teste cherubiche. La tela è posta entro una cornice in legno intagliato e dorato di profilo e luce rettangolare. Tipologia a cassetta; battuta liscia. Fascia ornata da teste cherubiche alternate a girali vegetali. Al di sopra, un fastigio formato da elementi a voluta contrapposti a cui si intrecciano foglie di acanto e girali vegetali

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 218
    Larghezza: 152
  • ATTRIBUZIONI Pittatore Michelangelo (1825/ 1903)
  • LOCALIZZAZIONE San Damiano d'Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Michelangelo Pittatore (Asti, 1825-1903) dopo aver appreso le prime nozioni di arte dal padre - pittore dilettante - si recò giovanissimo a Roma per approfondir lo studio e completare la sua preparazione. Durante il primo soggiorno, che durò dal 1839 al 1846, egli entrò in contatto con l'ambiente artistico che faceva capo all'Accademia di San Luca di cui frequentò i corsi; ma fu soprattutto il secondo viaggio nella capitale pontificia (tra il 1852 e il 1857-58) a rivelarsi particolarmente importante per la sua formazione grazie ai rapporti con altri pittori e con i nuovi movimenti artistici: dal purismo ai primi esperimenti in campo fotografico. Ritornato in patria dopo il 1858, lavorò assiduamente per la borghesia locale e per le chiese di Asti e della provincia ed espose alcuni suoi lavori ai concorsi indetti dalla Società Promotrice di Torino. Alla fine degli anni'60 si recò a Londra, probabilmente su invito del pittore tedesco Rudolph Lehmann con il quale aveva stretto amicizia a Roma e dove ebbe contatti con la colonia di italiani legati a Giuseppe Mazzini (nell'Archivio Storico del Comune di Asti, cat. Risorgimento, cart. II, fasc. 31, si conserva una lettera autografa nella quale Mazzini raccomanda il Pittatore al suo amico Adolfo Nathan di Londra). Volendo riassumere l'iter artistico di Michelangelo Pittatore si possono individuare delle fasi strettamente connesse allo sviluppo artistico e al tipo di committenza: il primo soggiorno romano e i contatti con il mondo accademico e i primi lavori pubblici - quattro tele raffiguranti Cavalieri dell'Annunziata eseguiti per la regina vedova Maria Cristina che rivelano una mano ancora incerta e legata al procedere scolastico Il ritorno nella capitale e i rapporti con i movimenti artistici che lo stimolarono a sperimentare nuove forme pittoriche - il quadro di genere e le ricerche luministiche -, e a cercare il confronto con il pubblico esponendo alla Promotrice. Il rientro in patria e l'attività di ritrattista per la borghesia e le committenze per le chiese; il viaggio a Londra; l'ultimo periodo che risente dell'influenza della fotografia e della pittura "neo-barocca". Il quadro di Santa Elisabetta per la parrocchia dei SS. Cosma e Damiano fu probabilmente realizzato all'inizio del settimo decennio. Esso, infatti, pur collegandosi stilisticamente ai quadri per Costigliole e al S. Francesco di Sales per la chiesa di Motta (presso Asti) - i più validi nell'ambito della sua produzione religiosa -, "sembra più sommario e la ferma definizione della figura si limita alla ispirata fisionomia della santa, mentre gli angeli e i fiori sono dipinti con segno meno definito e rigoroso" (cfr. P. Gaglia, Michelangelo Pittatore (Asti 1825-1903), catalogo della mostra (Asti, settembre-novembre 1983), Asti, 1983, p. 41) consigliando una datazione un poco più tarda rispetto a questi. Recentemente il Comune di Asti ha promosso una mostra che ha permesso di ricostruire e di rivalutare la produzione di questo artista ingiustamente trascurato dalla critica, facendo un ampio lavoro di recupero delle numerose opere conservate nelle chiese delle località limitrofe e nelle collezioni private ricomponendo il catalogo completo della sua attività pittorica e grafica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031286
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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