Sacro Cuore di Gesù

dipinto, post 1873 - ante 1876

L'immagine di Gesù Cristo, rappresentata a mezza figura secondo la tradizionale iconografia del Sacro Cuore, emerge dal fondo scuro per il progressivo e calibrato schiarirsi delle note cromatiche (il blu del manto, il rosso della veste, il pallore degli incarnati) illuminate dalla fiamma divina. I giochi luministici, attenuati con netti passaggi chiaroscurali e limpide stesure di colore, soddisfano un gusto che risente ancora della cultura figurativa purista

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Pittatore Michelangelo (1825/ 1903): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE San Damiano d'Asti (AT)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela era originariamente collocata, insiene a quella che raffigura il Sacro Cuore di Maria, nella Cappella del Rosario, nella seconda campata a sinistra: "vedonsi eziandio collocati ai due lati di detto altare due pregevoli quadri del prelodato pittore astigiano Pittatore rappresentanti il Sacratissimo Cuore di Gesù e di Maria, provvisti per cura dell'attuale arciprete" (cfr. Giuseppe Sardi, "Memorie storiche relative alla Parrocchia di S. Vincenzo in S. Damiano d'Asti", Torino 1902). L'arciprete nominato, vale a dire lo stesso Sardi, parroco di S. Vincenzo dal 1868, commissionò i due dipinti dopo il 1872 e presumibilmente entro il 1876. Pier Luigi Gaglia nell'esaminare la produzione sacra di Michelangelo Pittatore, identifica nella tela del Sacro Cuore di Gesù e di Maria le prime opere di carattere devozionale che l'artista eseguì in territorio astigiano dopo il soggiorno londinese protrattosi dal 1868 al 1872 (P. L. Gaglia in "Michelangelo Pittatore, 1825-1903", catalogo della mostra, Asti 1983). Il modello settecentesco, che nel caso specifico deriva direttamente dal Sacro Cuore di Pompeo Batoni per la chiesa del Gesù a Roma, è mediato, nell'interpretazione del Pittatore, da una maggiore adesione al reale e da una più sottile descrizione dell'immagine ottenuta con più lisce stesure di colore e più netti contrasti di luce "che lasciano intravedere ancora gli echi della cultura figurativa purista" (Gaglia, op. cit.). Michelangelo Pittatore, nato ad Asti nel 1825 e mortovi nel 1903, si formò a Roma dove soggiornò per alcuni anni; ritornato nella città natale lavorò sia per la committenza privata sia per quella religiosa. Recentemente, per iniziativa del Comune di Asti, è stata promossa una mostra che ha consentito di ricostruire e valutare la sua produzione procedendo al recupero delle numerose opere conservate nelle chiese delle località limitrofe e nelle collezioni private, ricomponendo il catalogo completo della sua attività pittorica e grafica. Per più estese notizie di carattere critico e biografico si rimanda al volume pubblicato in occasione della sopracitata esposizione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033945
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1984
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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