calice, opera isolata - bottega piemontese (ultimo quarto sec. XVIII)

calice, post 1779 - ante 1793

Il sottocoppa è fissato da un perno saldato sotto la coppa e avvitato al fusto. Piede a sezione circolare, movimentato da tre spicchi aggettanti e degradante, ornato da un fregio a foglie di acanto e da una modanatura rigonfia, adorna di tre ovulu e tre volute alternati a foglie di acanto. Il nodo, raccordato da un anello, è irrigidito nella parte superiore da una fascia adorna di rosette che riprende le fattezze del piede. Un secondo anello raccorda il sottocoppa ove si trovano, semplificati, gli ovuli alternati a foglie d'acanto. Coppa internamente dorata

  • OGGETTO calice
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ sbalzo/ doratura/ cesellatura/ fusione/ punzonatura
  • MISURE Diametro: 14.5
    Altezza: 24.5
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio delle Orfane Isabella di Cardona
  • INDIRIZZO piazza Amedeo IX, s.n,c, Vercelli (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le marche d'assaggio in vigore nello stato sabaudo fino al 1793 e le iniziali di Bartolomeo Bernardi, nominato assaggiatore presso la Zecca di Torino nel 1779, permettono di limitare entro queste due date la fabbricazione del calice (cfr. A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, p. 29, tav. III, figg. 8, 10 e 11, tav. V, fig. 8). La rigidità degli elementi decorativi, tipica della produzione dell'ultimo quarto del secolo, si adegua al gusto che a Torino ebbe in Giambattista Boucheron, direttore delle Oreficerie Reali, l'esponente più in vista. La mancanza di parti dorate, che però potrebbero essere abrase o coperte da una vecchia riargentatura, non permette di identificare con certezza il calice con quello "d'argento dorato in diverse parti, con sua patena, e custodia" donato il 3 agosto 1789 da Teresa Turchetti assieme ad altri oggetti fra cui "una scatola d'argento lavorata" (cfr. Archivio del Collegio, Ordinati dal 1765 al 1798, fol. 102). L'assonanza di gusto fra il calice e la scatola (cfr. scheda 0100031242) rende però plausibile questa ipotesi. Teresa era sorella di don Giuseppe Turchetti, cappellano della confraternita, che con testamento dell'11 luglio 1789 aveva lasciato il Collegio delle Orfane erede della somma di circa 15.000 lire (cfr. Archivio della Confraternita di San Giuseppe, dattiloscritto "Legati religiosi")
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031241
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1983
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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