calice, opera isolata - bottega piemontese (ultimo quarto sec. XVIII)
Piede, a sezione curvilinea, movimentato da tre segmenti leggermente concavi, è ornata lungo il bordo da un semplice intreccio che contorna baccellature e, nella parte superiore semisferica, da foglie e grappoli di vite dorati. Su di essa si fissano, per mezzo di viti, tre piedi a voluta a S in argento gettato, reggenti il fusto e arricchiti da cherubini ad alto rilievo, cascate di allooro in lamina dorata, applicate per mezzo di viti e insiemi di foglie e grappoli di vite in lamina dorata che coprono parzialmente il fregio della base. Il nodo a piramide rovesciata e ornato da cherubini e cascate d'alloro lascia intravedere al suo interno, da aperture triangolari poste sui tre lari, una fiamma dorata. Un anello che riprende in minori proporzioni il fregio della base raccorda il sottocoppa in argento sbalzato e traforato, ornato da cartelle ovali formate da volute fogliate con palme e spartite da cherubini e cascate di alloro. La coppa è fissata al nodo tramite una vite saldata
- OGGETTO calice
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MATERIA E TECNICA
argento/ laminazione/ sbalzo/ doratura/ cesellatura/ fusione/ punzonatura
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MISURE
Diametro: 15.5
Altezza: 27
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Collegio delle Orfane Isabella di Cardona
- INDIRIZZO piazza Amedeo IX, s.n,c, Vercelli (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La marca di assaggio in vigore per parti staccate o per lavori minuti, in vigore nello stato sabaudo fino al 1793 e le iniziali di Bartolomeo Bernardi, nominato assaggiatore presso la Zecca di Torino nel 1779, permettono di limitare entro tali date la fabbricazione del calice (cfr. A. Bargoni, Mastri orafi e argentieri in Piemonte dal XVII al XIX secolo, Torino, 1976, p. 29, tav. III, fig. 11, p. 8, tav. V, fig. 8). La data del 23 luglio 1888 che appare sull'etichetta all'interno del sottocoppa, sembra riferibile, più che ad un restauro, del quale non vi sono segni evidenti, alla donazione da parte di qualche devoto, che ha forse recuperato un oggetto vittima delle soppressioni ottocentesche. Il calice, nella sua struttura e repertorio decorativo, è, infatti, privo di manomissioni posteriori
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031239
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sottocoppa/ interno/ su etichetta incollata - 23/ luglio/ 1888 - corsivo - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0