reliquiario a teca - a urna, serie - bottega lombarda (inizio sec. XVIII)

reliquiario a teca a urna, 1700 - 1710

Le quattro cassette hanno impianto analogo, a base poligonale su zoccolini sagomati con cinque aperture mediane schermate da vetro e profilate da sottili cornici modanate. La parte alta è costituita da un coperchio a sezione triangolare anch'esso con una finestra per ognuna delle cinque facce e completato alla sommità da un tratto di cornice. La struttura lignea presenta colorazione bruna ed è arricchita da riporti in rame argentato ora in gran parte lacunosi o completamente assenti. Omogenee nei quattro casi sono anche le decorazioni interne alle teche, la disposizione delle reliquie e la foggia dei cartigli dorati che le accompagnano

  • OGGETTO reliquiario a teca a urna
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ pittura
    rame/ sbalzo/ argentatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica minore della Beata Vergine di Loreto
  • INDIRIZZO Piazza Antico Borgo del Loreto, s.n.c, Tortona (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'archivio della Confraternita custodisce il certificato di autentica (con rinnovi del 1705 e del 1754) delle reliquie dei SS. Clemente, Emerito, Felice, Fausta e Giustina, che vennero il 25 maggio 1703 "inclusas in capsula lignea" alla presenza del vescovo Pietro Lamberto di Cremona (cfr. "Autentiche", archivio). L'identificazionbe delle quattro casse reliquiario con la "capsula" del documento, è improbabile e tuttavia un termine ante quem per la datazione è nelle note redatte per gli inventari da Luigi e Ottavio Agostino Scorza (1755-56, 1782), da cui risulta che i sigilli furono apposti nel 1719 dal vescovo Giulio Resta, che svolse a Tortona un'intensa attività pastorale tra il 1701 e il 1743. La datazione all'inizio del XVIII secolo è confermata dai caratteri compositivi e stilistici delle urne che si inseriscono nell'ambito di quel gusto e di quella produzione secentesca lombarda che già si è cercato di ricostruire intorno alle tre cartegloria conmservate nella Sacrestia della chiesa (cfr. scheda OA, SBAS TO, NCTN 01/00030953). Caratteri che qui ritornano in un impianto di estrema sobrietà, arricchito dagli intrecci a voluta e dai motivi a cartella delle lamine sbalzate, ora purtroppo in gran parte mancanti. Dopo la fase del primo allestimento, almeno due dei quattro reliquiari vennero riaperti rimuovendo le assicelle lignee della parte posteriore. E' il caso di quello delle SS. Fausta e Anna, come vistosamente denunciano i due sigilli tagliati nella zona mediana. Per di più sotto il "pulvinar de sub pede S. Anne", piegato e fissato con un nastro, è rimasto un certificato di autentica (estraibile poichè il vetro laterale dell'urna è mancante) datato 26 luglio 1716, che fornisce utilissimi dati circa la provenienza e il significato del piccolo cuscino. a curiosa reliquia, che i redattori degli inventari settecenteschi riportano come "Santa Sulvina" o "Santa Pulvina", è in realtà il cuscino su cui era posato il piede di S. Anna, che come dichiarava il vescovo di Ancona nel citato documento "inter alias insignes reliquias in hac nostro S. Cyriacj Cathedrali summa veneratione osservatur, et colitur". Al 1913 data infine il trasporto della reliquia del Velo della Madonna di Loreto, a partire dal 1754 collocata nell'urna di S. Felice, in uno dei due reliquiari alti e la sua sostituzione con l'osso di S. Colomba, accompagnato infatti da un cartiglio recente (per le fasi di quest'ultima vicenda cfr. la scheda relativa ai due reliquiari del Velo e dei SS. Massimo, Costanza e Innocenza). E' certo comunque che un'indagine accurata sui sigilli superstiti potrà aggiungere anche alla storia di queste quattro urne reliquiario nuovi elementi di certezza
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100030965-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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