reliquiario - a ostensorio, serie - bottega lombardo-piemontese (prima metà sec. XVIII)

reliquiario a ostensorio, 1700 - 1749

Su un massiccio piedistallo a base poligonale poggiano i peducci con terminazioni a ricciolo sormontati dal bulbo di larghe e movimentate foglie a voluta che si snodano intorno alla piccola teca ovale e sorreggono, al culmine, un fastigio a corona. Il fondo della teca, su cui sono posati gli astucci in filigrana d'argento delle reliquie, è rivestito di broccato rosa. La faccia posteriore presenta una riverniciatura recente di colore azzurro

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ argentatura/ doratura/ pittura
    seta/ broccata
    argento/ filigrana
  • MISURE Altezza: 40
    Larghezza: 23
  • AMBITO CULTURALE Bottega Lombardo-piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Basilica minore della Beata Vergine di Loreto
  • INDIRIZZO Piazza Antico Borgo del Loreto, s.n.c, Tortona (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dai documenti settecenteschi non è finora emersa alcuna notizia relativa a questi due picoli reliquiari. Ottavio Agostino Scorza si limita a segnalare nell'inventario del 1782 "tre reliquie autenticate con suo sigillo e teca d'argento cioè di S. Luca Evangelista, S. Simone apostolo e S. Gertrude, con bindello verde unite assieme". E' quindi probabile che la sistemazione dei quattro astucci nelle teche sia avvenuta in un momento successivo a quello dell'inventario, forse solo intorno al 1843, anno a cui risale l'eutentica della reliquia di S. Andrea, che seguì di più di un secolo quelle degli altri tre minuscoli frammenti di ossa (cfr. "Autentiche", archivio). Un areliquia di S. Gerttude è nel 1738 collocata in un "reliquiaris argentes figure ornate" che non è per ora possibile identificare; per quelle di S. Simone e di S. Luca i certificati (entrambi del luglio 1740) parlano invece di semplici reliquiari d'argento "occluso crystallo", verosimilmente da riferire agli astucci in filigrana. Tuttavia la foggia aggraziata dell'intaglio a larghe foglie girate a ricciolo che formano una ricca e carnosa corona intorno alla teca, richiama tipologie schiettamente barocche, qui rese in una versione un po' irrigidita ed eccessivamente compatta, che induce ad una datazione intorno alla prima metà del Settecento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100030964
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI ricettacolo - S. Luce/ S. Gertrudis V - corsivo - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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