San Besso

statua,

Sull'acroterio sottostante, a sinistra, si osserva la statua di un santo guerriero barbuto, vestito di una tunica e di un ampio mantello, che tiene nella sinistra un bastone: si tratta di S. Besso, protettore della città

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA pietra di Viaggiù/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Argenti Giuseppe (1810/ 1876): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le statue vennero realizzate dallo scultore Giuseppe Argenti di Viggiù tra l'agosto 1855 e il maggio dell'anno successivo, su commissione di Mons. Luigi Moreno, vescovo di Ivrea, come è testimoniato dal contratto scritto dall'Argenti in data 1 agosto 1855 (Biblioteca Diocesana). In base a tale contratto lo scultore si impegnava a fornire al vescovo eporediese sei statue, ognuna scolpita in un blocc unico in pietra di Viggiù della migliore qualità, accollandosi altresì le spese per il trasporto fino ad Ivrea; due delle statue, di maggiori dimensioni, avrebbero raffigurato i SS. Gaudenzio ed Eulogio e sarebbero state collocate tra le colonne della facciata; le rimanenti ritraggono S. Besso, S. Giuliana, S. Guglielmo da Volpiano e il Beato Angelo Carletti. Il compenso pattuito ammontava a £ 600 per ciascuna statua, e sarebbe stato pagato in due rate: la prima versata una volta terminati i modelli delle statue, la seconda al momento della consegna. Il suddetto contratto prevedeva inoltre la realizzazione di un ulteriore gruppo scultoreo raffigurante due angeli sostenenti una croce, da collocarsi sulla sommità della facciata della Cattedrale e per il quale veniva fissato il prezzo di £. 1000. Esso tuttavia fu eseguito con notevoli varianti; alcune lettere scritte dall'ing. Melchioni, che faceva da tramite tra l'Argenti e mons. Moreno, ci informano infatti che in un momento succesivo, nel maggio 1856, il vescovo decise di sostituire al simbolo della croce la statua dell'Immacolata Concezione; lo scultore dovette apportare pertanto alcune modifiche al lavoro, adattando il piedistallo che doveva reggere la croce in forma di globo fronteggiato da nuvole e testine di putti, come è appunto nel gruppo attuale. Le note dei lavori datate 10 settembre 1856 riportano infatti tale variazione: "Statua della Madonna e riforma del gruppo puttini per coordinarlo con la Statua" £. 650 e ci informano che a quella data il gruppo dell'Immacolata Concezione doveva ancora essere scolpito (cfr. Biblioteca diocesana). Piuttosto scarse sono le notizie relative a Giuseppe Argenti, che rivela una formazione chiaramente accademica: eseguì, come numerosi altri scultori vieggiutesi, diverse statue di Santi per il Duomo di Milano tra il 1834 e il 1843 (F. Caravatti, "Viggiù nella storia e nell'arte", Varese 1925; G. L. Mele, "Maestri del Duomo. Appunti per un catalogo", Milano 1960). Ad Ivrea l'Argenti godeva di buona fama per aver eseguito, nel 1850, due bassorilievi e il gruppo della Pietà - ad imitazione di quello del Canova - per la facciata della chiesa della Confraternita di S. Croce (cfr. Biblioteca Diocesana; G. Berattino in "Bollettino della Società Accademica di Storia e Arte Canavesana", Ivrea, gennaio 1980). Non fa dunque meraviglia che il vescovo Luigi Moreno avesse deciso di affidare a lui la decorazione plastica della nuova facciata del Duomo (e non al più celebre Giosuè, pure viggiutese e contemporaneo di Giuseppe Argenti, come scrisse erroneamente G. Boggio (G. Boggio, "Il Duomo d'Ivrea", Ivrea 1926)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100028709-4
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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