scodella, frammento - bottega valenciana (metà sec. XV)
scodella,
1440 - 1460
Scodella apoda a base concava, cavetto emisferico, ampia tesa obliqua. All'esterno e all'interno compresa la base smalto S 5 Y 8/2 "bianco". Decorazione nel cavetto da stemma centrale con raffigurazione di un orso (?) circondato da tralci vegetali di foglie di edera. All'esterno e sulla base motivi stilizzati di foglie. Dipinta in lustro dorato e blu cobalto. Impasto resistente S 7,5 YR 7/2 "grigio rosato"
- OGGETTO scodella
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ invetriatura/ lustro aureo/ pittura
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MISURE
Diametro: 24.4 cm
Altezza: 5.2 cm
Spessore: 1 cm
- AMBITO CULTURALE Bottega Valenciana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico d'Arte Antica
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Madama
- INDIRIZZO Piazza Castello, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Oggetto proveniente dallo scavo condotto da Alfredo D'Andrade nei sotterranei di Palazzo Madama nel 1884 in occasione del quale si rinvenne una cospicua quantità di materiale ceramico in un vano quadrangolare attiguo alla torre di Nord-Ovest. La ceramica smaltata è caratterizzata dall'aggiunta nella vetrina di ossido di stagno in grado di opacizzarla e di rendere quindi superflua la preliminare copertura dell'oggetto con ingubbio bianco. La ceramica decorata a lustro si contraddistingue per particolari riflessi metallici ottenuti a terzo fuoco da composti ossidati in atmosfera riducente. Ceramiche di questo tipo furono prodotte in Oriente e nel Nord Africa probabilmente sin dal IX secolo (D. WHITEHOUSE, La Liguria e la ceramica medievale nel Mediterraneo in Atti del IV Convegno Internazionale della ceramica, Albisola, 1971, p.79) ed in Italia vennero importate ed impiegate come oggetti decorativi inseriti nelle murature degli edifici religiosi a partire dal XI secolo. Anche la Spagna produceva da secoli lustri metallici, probabilmente già alla fine del X secolo e nel tardo medioevo prodotti valenciani ed andalusi conquistarono i mercati italiani (H. BLAKE, La ceramica medievale spagnola e la Liguria, in Atti del V Convegno internazionale della ceramica, 1972, p. 64). In particolare i lustri valenciani ebbero grande diffuzioni in Italia dalla prima metà del '400 influenzando notevolmente la contemporanea maiolica locale. Gli artigiani ornavano le stoviglie loro commissionate dalle nobili casate italiane con stemmi circondandoli di motivi decorativi quali le foglie di brionia e le foglie d'edera e spesso completando le decorazioni con scritte in caratteri gotici, motti in latino o in dialetto valenciano. In Italia compaiono le prime imitazioni all'inizio del XVI secolo prodotte in vari centri, i più importanti dei quali furono Gubbio e Deruta. La scodella in oggetto appartiene al tipo definito "a foglie d'edera" ed è probabile in base all'evidenza stilistica una datazione alla seconda metà del XV secolo (foglia stilizzata e senza venatura). Si veda A. D'ANDRADE, Relazione dell'Ufficio Regionale per la Conservazione dei Monumenti del Piemonte e della Liguria, parte I, 1883-1891, Torino, 1899, p. 17, fig. 2; M. CORTELAZZO, L. MURER, G. PANTO', L. VASCHETTI, Palazzo Madama. Le ceramiche in Aa. Vv, ALfredo D'Andrade; tutela e restauro, catalogo della mostra di Torino, Firenze, 1981, p. 242, n. 10; M. CORTELAZZO, L. MURER, G. PANTO', L. VASCHETTI, S. PETTENATI, La ceramica di scavo in Palazzo Madama in AA. VV., Torino nel basso medioevo: castello, uomini, oggetti, catalogo della mostra, Torino, 1982, p. 256, n. 161
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100028024
- NUMERO D'INVENTARIO 4708-2778/ C
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- ISCRIZIONI sulla tesa - RIVE - caratteri gotici - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0