altare, insieme di Durante Nicolò, Orsati Bernardo, Botto Francesco (terzo quarto, ultimo quarto sec. XVIII, sec. XVIII)

altare 1760 - 1763

La mensa, poggiante su due finti piedi a campana con zoccolo, s'allarga a reggere il piano sotto il quale è una modanatura concava. Il fronte è ornato da una cartella, includente il monogramma della Vergine, con cornice a volute e conchiglia superiore, da cui nascono rose. Sulla mensa sono due gradini, il primo ornato da ovuli ad intarsio e da volute laterali, il secondo da ovuli con cornice scolpita e da cherubini laterali. Al centro si erge il tabernacolo. Al muro è addossata l'alzata, su cui sono i 15 ovali dedicati ai Misteri del Rosario, disposti intorno alla nicchia contenente la statua della Madonna col Bambino, fiancheggiata da due pilastri, ornati con cherubini, disposti diagonalmente, poggianti su alto zoccolo, con capitelli compositi che reggono la cimasa spezzata

  • OGGETTO altare
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
    marmo/ intarsio
  • MISURE Profondità: 280
    Altezza: 800
    Larghezza: 580
  • ATTRIBUZIONI Durante Nicolò (notizie 1760-1763)
    Orsati Bernardo (notizie 1760-1763)
    Botto Francesco (notizie 1780)
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il primo pagamento di lire 1000 "alli Sig.ri Nicolò Durante e Bernardo Orsati scultori da Marmo...per la costruzione in marmo dell'Altare di Nostra Sig.ra del Rosario, stante la facoltà...in atti del not. Sig. Marco Aureglio Nasi" risale al 1760 (Gavi, archivio Parrocchiale, Introito et esito della Compagnia del Sacratissimo Rosario al 1760/11/02; Gavi, archivio Parrocchiale Compagnia del S. Rosario al 1760/11/02), il secondo ed ultimo al 1763 (Gavi, archivio Parrocchiale, Introito et esito della Compagnia del Sacratissimo Rosario al 1763/04/26). I lavori di rinnovo della cappella compresero anche l'acquisto della porticina del tabernacolo, della statua del Cacciatori, degli ovuli dipinti coi Misteri del Rosario e il rinnovo della volta dipinta nel 1765 da Pietro Cavatorta. L'altare, e in particolare la mensa, ha forme ampiamente diffuse in area gwenovese e nel territorio limitrofo, confrontabili con quelle delle cappelle delle absidi laterali delòla stessa chiesa, coi gradini dell'altare laterale destro dell'Oratorio di S. Giovanni Battista ad Ovada, eseguiti dal Botto nel 1763, e con quelli dell'Altare Maggiore dello stesso Oratorio. Di carattere stilistico differente e più rigido è, invece, il rivestimento del muro di fondo e dei due pilastri della cappella, a cui va probabnilmente riferito il pagamento di lire 910 nel 1780 "al Sig. Francesco Botto Scultor de'Marmi...per prezzo a saldo di due Pilastri di Marmo scannellati inMischio e Manifattura degli stessi" (Gavi, archivio Parrocchiale, Introito et esito della Compagnia del Sacratissimo Rosario al 1780/07/15). Una relazione potrebbe essere istituita fra Francesco Botto ed il citato Botto attivo ad Ovada. L'altare è l'unico, fra quelli laterali, rimasto integro dopo i restauri del 1960. Un altare della confraternita del Rosario, intitolato alla S. Croce, è citato in questa collocazione, nella visita pastorale del 1582 (C. DESIMONI, Documenti ed estratti di documenti per la storia di Gavi, Alessandria 1896, p. 177). Nel 1646, come attesta una lapide già presso l'altare e oggi affissa sotto il portico del lato destro della chiesa, fu concessa la cappellania a Paolo Lelma di Genova all'altare citato come già dedicato alla Vergine e sotto la tutela dei SS. Giuseppe e PAolo Apostolo (C. DESIMONI, Annali storici della città di Gavi, Alessandria 1896, iscrizione n. XXVII). Nel 1646 nell'alzata sono citate due nicchie contenenti due statue della Vergine e di S. Giuseppe, probabilmente in argento doarto (Genova, Archivio Vescvovile, Durazzo D-L, 1646 Inventario della Comp.a del S.mo Rosario, fol. 291). La statua di S. Giuseppe fu rifatta nel 1715 da Salvatore Podio (Gavi, archivio Parrocchiale, Cassa Comp. SS. Rosario 1663-1731, al 1715/08/25). Lavori all'altare sono documentati nel 1712, quando si rifecero i gradini e si ridipinse l'altare probabilmente in stucco (Gavi, archivio Parrocchiale, Introito et esito della Compagnia del Sacratissimo Rosario ottobre 1712), nel 1728, quando si rifece l'altare in stucco (Gavi, archivio Parrocchiale, Cassa Comp. SS. Rosario 1663-1731, al 1728/06/29) e nel 1731, anno durante il quale si rifecero le cornici delle due nicchie e quando Carlo Buffa, figlio del pittore Gerolamo, nativo di Ovada, rinfrescò l'intero altare rinnovando "il colore della volta" (Gavi, archivio Parrocchiale, Cassa Comp. SS. Rosario 1663-1731, al 1731/09/16). L'altare è pubblicato da F. SARTORE, Storia popolare di Gavi Ligure, Genova 1934, p. 174
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027575-0
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

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