vetrata, insieme di Gambini Rodolfo (inizio sec. XX)

vetrata,

Le vetrate, assemblate con un'inteleiatura in ferro, chiudono le aperture di forma mistilinea, ricavate nel fianco sinistro della chiesa. Esse sono formate da due medaglioni circolari laterali, ove sono raffigutati 3 gigli tenuti da un nastro, e da un medaglione centrale che raffigura, nella prima, le tavole della legge e foglie; nella seconda, una croce pontificale su un globo, tenuti da un nastro; nella terza una mitra ed un pastorale fra foglie. Il fondo è quadrettato, mentre la cornice che circonda il medaglione centrale è provvisto di volute fogliate. Il tutto è inserito in un fregio con decorazione a compasso alternate a semplici segmenti. Il fondo dei tondi è azzurro, le foglie gialle, la quadrettatura viola e il fondo delle rosette a compasso del fregio è rosso

  • OGGETTO vetrata
  • MATERIA E TECNICA ferro/ battitura
    vetro/ pittura
    olivina/ incisione
  • ATTRIBUZIONI Gambini Rodolfo (1855/ 1928)
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esecuzione dei due finestrono corrispondenti agli altari di S. Giovanni Battista e di N. S. delle Grazie, situati nella II e nella V campata, fu affidata a Gambini, nel Gennaio 1906, per 250 lire (Gavi, Archivio Parrocchiale, Dal Libro delle Deliberazioni della Fabbriceria della Chiesa Parrocchiale di Gavi sotto il titolo di S. Giacomo, al 07/01/1906), a completare la serie della navata sinistra, dove lo stesso pittore aveva già collocato queli situati nella IV e V campata (Gavi, Archivio Parrocchiale, Chiesa Parrocchiale. Lavori. Conti, 1904-1905, restauri. Conti). La sostituzione delle vetrate si accompoagnava ai grossi lavori di decorazione eseguiti da Gambini all'interno della chiesa, lavori dei quali oggi rimangono solo due volte lateerali dipinte. Il progetto di decorazione era stato presentato all'Ufficio Reginale per la Conservazione dei Monumenti Nazinali di Torino in data anteriore al 15/03/1904 (Gavi, Archivio Parrocchiale, Dal Libro delle Deliberazioni della Fabbriceria della Chiesa Parrocchiale di Gavi sotto il titolo di S. Giacomo) ed era stato approvato da D'Andrade in seguito a personale sollecito del parrocco di Gavi, alla fine di giugno. Lo stesso D'Andrade aveva raccomandato una spesa contenuta, specificando che la chiesa "tra una ventina d'anni si potrebbe ridurre all'antico" (Gavi, Archivio Parrocchiale, Chiesa Parrocchiale. Lavori. Conti, Memorie del 1 giugno 1904; Dal Libro delle Deliberazioni..., 28/05/1904). Il progetto prevedeva la pittura e decorazione del coro, del presbiterio, della cupola e delle due cappelle in capo alle navate laterali, la pittura delle quattro finestre del coro e di quelle corrispondenti alla IV e V campata laterale sinistra, la decorazione dell'altare di S. Giuseppe, situato nell'abside laterale destra, e "possibilmente altri due quadri" (Gavi, Archivio Parrocchiale, Chiesa Parrocchiale. Lavori. Conti, Preventivo di R. Gambini e 1904-1905 Restauri e conti). Per i riquadri della zona absidale, Rodolfdo Gambini ed il figlio luigi suggerivano oltre "la già scelta Cena di Emmaus", la "SAmaritana al Pozzo" e "Gesù che consegna il bastone pastorale a S. Pietro" (Gavi, Archivio Parrocchiale, Chiesa Parrocchiale. Lavori. Conti, lettera del 31 gennaio 1905). Nel giugno 1905 il pittore otteneva un aumento di 600 lire sulle 8.000 già pattuite per fornire "altri duo quadri del coro cioè S. G. B. coll'angelo e S. Carlo Borromeo", per indorare gli stucchi del coro e del presbiterio, per sistemare altre due vetrate, probabilmente quelle laterali citate, e per dipingere la finta finestra sopra la porta del S. Rosario (ID, foglio del 8 giugno 1905). Tutte le decorazioni, parzialmente visibili in alcune foto anteriori ai restauri degli anni'60 e cinservate presso l'Archivio Parrocchiale, furono eseguite. Rodolfo Gambini, nato ad Arluno (MI) il 21 settembre 1855 e morto ad Alessandria, ove aveva lo studio, l'8 marzo 1928, fu un attiviussimo decoratore di chiese di provincia, specializzato "nell'esecuzione di fiori a guazzo e a fresco" (A. M. COMANDUCCI, Dizinario illustrato di pittori, disegnatori e incisori itraliani moderni e contemporanei, II edizione, Milano 1962, ad vocem; H. VOLLMER, Allgemines lexikon der Bildenden Kunstler des XX Jahrhunderts, Lipsia 1961, ad vocem). Il lungo elenco delle chiese da lui decorate, diviso fra le diocesi di Acqui, Alessandria, Bergamo, Genova, Milano, Novara, Pavia, Torino, Tortona, Vercelli e Vigevano, si ricava dalla sua carta intestata (Torino, Archivio della Soprintendenza ai Monumenti del Piemonte, Archivio Storico d'Andrade, Gavi Chiesa Parrocchiale, lettera di R. Gambini del 24-4-1904). A questa lista, si possono aggiungere il duomo di Voghera e quello di Iglesias (A. M. COMANDUCCI, 1962); la Parrocchiale di Isola del Cantone ed il Santuario di NMostra Signora dell'Acquasanta presso Voltri (Guida d'Italia, Liguria, T. C. I., Milano 1967, pp. 171, 182); le parrocchiali di Borgoratto Mormorolo e di Montecalvo Versiggia (Guida d'Italia, Lombardia, T. C. I., Milano 1970, pp. 643, 648); le parrocchiali di Borgoratto Mormorolo e di Montecalvo Versiggia) e, presso Gavi, la Parrocchiale di Bosio. Nella decorazione della cjhiesa di Gavi soprattutto le vetrate sono impontrate alla stilizzazione degli elementi floreali tipica del gusto Liberty. Nello spazio corrispondente della III campata, ove non vi è apertura, gli stessi motivi sono ripetuti a tempera sul muro
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027572
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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