lastra tombale, opera isolata - bottega liguro-lombarda (secondo quarto sec. XIV)

lastra tombale, 1336 - 1336

La lastra, di forma pressochè rettangolare, reca al centro l'iscrizione, affiancata, in origine, da due emblemi a forma di scudo. I caratteri sono stati dipinti in nero

  • OGGETTO lastra tombale
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura/ pittura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Liguro-lombarda
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Barnaba di Montaldo fu il terzo figlio di Guglielmo figlio di Enrico Lanfranco. Egli, padre di Anfrano e di Stefano, "fece testamento in Gavi in atti di Pietro Benegassi notaro il 10 gennaio 1336" (C. DESIMONI, Annali storici della città di Gavi, Alessandria 1896, p. 86). Nel 1704-1705, in concomitanza con grossi lavori di ristrutturazione e di abbellimento della chiesa, la famiglia Montaldo fece "ristrutturare e nettare l'iscrizione (ID., p. 251). La lastra è collocata presso il luogo ove sorgeva l'altare di S. Bernardo, per il quale il 17 novembre 1488, Achille Montaldo, dottore in arti e medicina, istituì "a titolo di donazione tra vivi e irrevocabile una cappellania perpetua...per l'anime propria, del padre Alessandro, della madre Chiaretta e dei parenti con riserva del juspatronato, per la pensine del cappellano amovibile dal fondatore, al maggior nato dei suoi figli e discedenti, quindi in mancanza di essi od assenza, a Bianca Montaldo di Gavi q. Anfrone e discendenti, ed estinto questo ramo al maggior nato dallacasa Montaldo di Gavi, e finalmente estinta questa casa, all'Arciprete di S. Giacomo e ai consoli (ID., p. 127). La dotazione della cappellania fu di lire 3.000. L'altare fu ancora nominato come dei Montaldo nella visita pastorale del 1582 (ID., p, 170) e venne rivendicato prima del 1667 da Antonio Montaldo abitante in Genova (ID., pp. 87, 240). La famiglia conservò il juspatronato fino a quando l'altare non fu sostituito dal battistero ottocentesco che, in occasione dei restauri effettuati intorno al 1960, è stato tolto. Il battistero moderno è stato collocato presso la contraffaciata, di fronte alla nicchia affrescata col "Battesimo di Cristo", mentre nella prima campata laterale è stato sistemato il sarcofago di Antonio Guasco. L'arma dei Montaldo, probabilmente scalpellinata durante l'occupazione francese, è uno scudo con una lepre su di un monte (ID., p. 88). La lapide è citata da A. REMONDINI, M. REMONDINI, Parrocchie dell'Archidiocesi di Genova. Notizie storico-ecclesiastiche, parte II della regione XII, Genova 1891, p. 23. Si veda, infine, ACCINELLI, Liguria sacra, ms. presso la Biblioteca Civico-Beriana di Genova, III, p. 127
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027569
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI al centro - + HIC IHACET. NIBILIS. VIR. DNS/ BARNABOS. DE. MOTALDO. QUI./ OBIIT. M.CCC.XXX.VI. DIE. X./ FEBRVARII. CVIVS. ANIMA. REQUI/ ESCAT. IN. PACE. AMEN - caratteri gotici - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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