ritratto di Isabella Maria Pasquale

dipinto, 1700 - 1749

La benefattrice è raffigurata al centro della tela in posizione frontale su fondo verde marcio; veste un abito verde chiaro con disegni a fiori bianchi, rossi e blu, impreziosito con polsi e voulants in pizzo bianco e uno sciallo di pizzo nero. Il collo è ornato da una collana di perle e, sul capo, è adagiato un velo di pizzo. Colla destra trattiene un libro con coperta rossa. In basso, su una fascia di colore grigio-verde delimitata da due modanature, compare l'iscrizione in caratteri neri

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • MISURE Altezza: 88
    Larghezza: 66
  • ATTRIBUZIONI Botta Paolo Amedeo (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Civile di S. Croce
  • INDIRIZZO Via Michele Coppino, 26, Cuneo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Fino alla seconda guerra mondiale la serie dei ritratti dei benefattori era collocata presso l'Antico Ospedale di S. Croce (comunicazione orale del Rettore della Confraternita di S. Croce, Geometra Giuseppe Rosso); dopo la guerra, in data sconosciuta, sono stati trasportati in una soffitta della chiesa di S. Croce e nel 1973 venivano portati nel solaio del nuovo Ospedale, dove riccevevano un inventario. I ritratti, come tutti gli oggetti mobili dell'Antico Ospedale, sono diventati proprietà comunale dal dicembre 1979. La data che compare nell'iscrizione corrisponde a quella del testamento conservato presso l'Archivio dell'Ospedale di S. Croce, con cui Isabella Maria Vegnaben, vedova dell'avvocato Giuseppe Maria Pasquale di Cuneo, istituisce suo erede l'Ospedale (Cuneo, Ospedale di S. Croce, Archivio Ospedale di S. Croce, Libro dei documenti n. 15 dall'anno 1739 fino al 1771, fol. 315). Il ritratto ha purtroppo subite, nel corso del XX secolo, pesanti ridipinture che ne hanno sensibilmente alterato le sembianze e mutato notevolmente la scritta, che è venuta a coprire parzialmente le mani, come si evince da una frotografia, precedente all'intervento, pubblicata da G. GUGLIELMONE, B. GALIMBERTI, 600 anni di vita dell'Ospedale di S. Croce di Cuneo ed annesso Monte di Pietà, Cuneo 1919, p. 77, dalla quale si nota come la donna apparisse più scarna e rileva tratti fisinomici e stilistici simili al ritratto del Reverendo Provinciale Capanna, ascritto a Paolo Amedeo Botta, documentato a Cuneo dal 1718 al 1749 (G. GALANTE GARRONE, Per il nuovo museo: ricerche in palazzo Audifreddi e nel territorio, relazione in corso di stampa; Radiografia di un territorio, Cuneo 1980, pp. 207, 237, 260)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027338
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul recto, in basso, entro cartella - BARONESSA ISABELLA MARIA PASQUALE/ BENEFATTRICE 1 APRILE 1728 - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Botta Paolo Amedeo (attribuito)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1700 - 1749

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'