apparizione della Madonna a San Giovanni Nepomuceno

dipinto, 1800 - 1800

Due angeli, in primo piano con le vesti l'uno rosa e l'altro grigio, indicano il santo genuflesso al quale appare, tra nubi con angeli e cherubini, la Madonna col Bambino. Sullo sfondo, color ocrra, è raffigurato il martirio del santo, gettato di notte nella Moldava, dal ponte di Carlo IV

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Luce Giovanni Antonio (notizie 1787-1827)
  • LOCALIZZAZIONE Biella (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Tra i decreti della Congregazione si legge, in data 1792, al 22 febbraio, si legge che il S. Maggia e S. Massimino si recarono a Torino per ringraziare S. Maestà il Re e la Regina per il quadro dell'Altare Maggiore, per quello rappresentante il Cuore di Gesù e S. Teresa, ora al Cottolengo, e per i 69 carri di marmo inviati e che nel frattempo riuscirono a farsi promettere una Statua della Vergine Addolorata e "procurato che i due Principi Reali Duca d'Aosta e Duca di Monferrato facessero i quadri degli altri due altari minori, cioè quello di S. Francesco di Sales con insieme S. Carlo e quello di S. Giovanni Nepomuceno" (Biella, Archivio Oratorio S. Filippo Libro II dei Decreti dei Deputati della Congregazione dal 1751 al 1800, al 22 febbraio 1797) Il secondo quadro non venne inviato ed infatti tre anni dopo si annotava: "1800, marzo; siccome le circostanze attuali non portano più alcuna possibilità che quegli dei Reali Principi, che si era obbligato grandiosamente a far fare il quadro di S. G. Nepomuceno, sia in caso di farlo fare, nè tanto meno avendo la Congregazione in caso di fare tale spesa, si è pensato dai Deputati di far solamente copiare in grande un abozzetto, che ha il P. Righini di Torino dal S. Lace di Andorno assai abile per tal sorta di lavori, il quale si contenta di lire duecentocinquanta in moneta (non in Biglietti) oltre poi una mancia. Quanto alla mancia fu espresso dal contratto che non vi sarebbe obbligazione alcuna. A proposizine della riuscita e per tal pagamento si sono applicate le L. 1121 (?) offerte da persona divota per un quadro della Vergine (in d.abbozzetto vi è la B. V. e S. G. Nepomuceno), L. 150 in biglietti che ridotti in monete vaglino solo L. 85,5, offerte dal S. Tua e qualche altra oblazione". Il dipinto si rifà a modelli settecenteschi ed in particolare a quelli di Sebastiano Conca (Sebastiano Conca (1680-1764), catalogo della mostra, Gaeta 1981); sul pittore, figlio di Giovanni Antonio Lace e suoi lavori, documentati dal 1787 al 1827, si veda C. CARAMELLINO, in Dizinario enciclopedico Bolaffi dei pittori e incisori italiani, Torino 1974, v. VI, pp. 228-229
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027328
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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