paramento liturgico, insieme - manifattura italiana (secondo quarto sec. XVII)
Il parato, formato da una pianeta e un manipolo, è confezionato in damascoraso: raso da 5 color rosso, fondo raso faccia-ordito, effetto di disegno in raso faccia trama.Il motivo decorativo è dato da fasce alternate e con andamento a Z composte da sequenze di rametti con gamboarricciato a S, differenziati dalla disposizione delle foglie e dalla varietà dei fiori. Una fascia presenta: a) rametto con pigna e un melograno; b) un rametto con un fiore a sei petali e due foglie di cui una triangolare; c) un rametto con una pigna ed una foglia; d) un rametto con fiordaliso, carrdo e una foglia triangolare. Sulla fascia succesiva si dispongono: e) un rametto con melograno e foglia; f) un rametto più grande con caqrdo, melograno e due foglie; g) un rametto con pigna e cardo; h) un rametto con due melograni. Sui bordi esterni è il sottile merletto d'oro filato a fuselli; al centro, galloni a telaio in oro filato e lamellare. La fodera della pianeta è in tela di cotone rosso mattone chiaro, tinto a pezza e cerata
- OGGETTO paramento liturgico
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MATERIA E TECNICA
TELA DI COTONE
filo dorato/ lavorazione a telaio/ lavorazione a fuselli
seta/ damasco
- AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo religioso
- LOCALIZZAZIONE Chiesa dei SS. Pietro e Paolo
- INDIRIZZO Piazza Bertotti, 2, Oleggio (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non vi sono, per ora, dati d'archivio circa la pianeta (inv. n. 382) proveniente dall'Oratorio dei SS. Ippolito e Cassiano della Cascina Boglia, eretto alla metà del Seicento dalIa famigliaMazzeri di Oleggio (Oleggio, Archivio Storico Museo, F. 15: appunti del 1975, G. F). Il disegno del damasco è simile a quello del paliotto della Chiesa dei S. Martiri Graziano e Felino di Arona (D. DEVOTI, G. ROMANO (a cura di), Tessuti antichi nelle chiese di Arona, catalogo della mostra, Torino 1981, sc. 4) per la "resa stilizzata a piccolo rapporto" dei singoli motivo vegetali diffusi nella prima metà del Seicento. I boccioli, le foglie e l'effetto di dinamismo suggerito dalle linee sinuose del gambo arricciato si collegano ai motivi dei campinari esposto alla mostra "Velluti antichi a Palazzo Pitti" del 1981, in particolare al campine n. 33 inv. 316 realizzato nei primidecenni del'600 in velluto cesellato, tecnica adatta ad una maggiore varolizzazione di tale schema, eseguito anche in damasco, lampasso e broccatello (ID., p. 123). Tale motivo sviluppato con "andamento concatenato" il damasco di Oleggio è databile verso il 1640 ed attribuibile ad ambito italiano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027080-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0