busto ritratto di Carlo Ramponi

decorazione plastica, 1862 - 1862

Fra le due lesene che sottolineano la scansione delle campatelle è posto il medaglione circolare con cornice, su cui è posta l'iscrizione, sottolineata da due modanature. Al centro è presente il busto del personaggio raffigurato in abiti civili

  • OGGETTO decorazione plastica
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ scultura/ modanatura/ sagomatura
  • MISURE Altezza: 73
  • ATTRIBUZIONI Rondoni Alessandro (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale Maggiore della Carità, USL 51
  • INDIRIZZO Corso Mazzini, 18, Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La scultura fa parte della decorazione del cortile d'onore, progettato dall'architetto Soliva nel 1628. Sistemazioni successive a questa parte della fabbrica sono eseguite nel 1834 dall'Ing. Stefano Ignazio Melchini. La decorazione marmorea si colloca perciò posteriormente a questa data e si potrae fino a tempi molto recenti e modificate colla delibera del 11 agosto 1888, secondo le indicazioni deliberate dal Consiglio di Amministrazione dell'Ospedale che li propone, secondo un criterio basato sull'importanza della donazione, a sostituzione dell'uso di far eseguire ritratti ad olio raffiguranti i benefattori ed esposti solennemente nei giorni di S. Antonio e di S. Michele. A coloro che avrebbero lasciato all'Ospedale più di £ 100.000 si sarebbe eretto un busto marmoreo, sorretto da una mensola e ricordato da una lapide incisa, collocata nella galleria superiore; a chi avesse lasciato una cifra compresa fra le £ 10.000 e le £ 100.000 si sarebbe edificato un medagline da porsi nello stesso cortile, sotto il portco inferiore. Sebbene non sia stati possibile determinare il valore dell'eredità l'Amministratore attribuisce l'onorificenza del medagline al testatore Carlo Ramponi che istituisce erede l'Ospedale, ma usufruttuaria dei suoi beni la madre che muore l'undici novembre 1812. L'opera è da collocare intorno alla metà del XIX secolo: i motivi che portano a questa datazione sono da rintracciare non solo nella data e nella firma dell'autore presente in alcuni medaglini presenti nello stesso cortile, ma anche nell'omogeneità di caratteri plastici, uniformità d'incisine, unicità nella disposizione e sequenza cronologica dei personaggi raffigurati, nell'alternanza delle posizini che ne evidenzia una realizzazione unitaria. La presenza in Novara di opere di Rondoni è da rintracciarsi in parte nei legami con il territorio di nascita e in parte nel carattre classicistico che la scultura movarese evidenziava nelle realizzazioni di Argenti e di Girola (medaglie di casa Milanesi, sculture sul fronte del Corpo di Guardia, Propilei, Portico Nuovo, Piazza del Teatro, otto statue per il Nuovo Mercato; cfr. La spigolatrice novarese, Novara 1840, pp. 133-137). Il Rondoni, in contatto a Roma con Vela, unisce ai caratteri aulici e accademici della ritrattistica, che ancora emergono dall'impostazione di queste sculture, un più evidente interesse veristico, di identificazione dei tipi non solo caratterizzati socialmente, ma anche come individui, forse raccogliendo le esperienze torinesi del Barnero (Busti del Regio Ospizio di Carità di Torino) e del Lavy. (Sui busti si veda F. A. BIANCHINI, Le cose rimarchevoli della città di Novara, Novara 1828, p. 126; G. B. MORANDI, S. FERRARA, L'Ospedale Maggiore della Carità di Novara - memorie storiche, Novara 1907, pp. 61-62, 70)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026974
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI sulla cornice - RAMPONI CARLO DA NOVARA 2 DICEMBRE 1789 - lettere capitali - a incisione -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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