mobile da sacrestia, opera isolata - bottega novarese (seconda metà sec. XVIII)

mobile da sacrestia 1750 - 1799

Il mobile è ottenuto unificando due armadi differenti con l'aggiunta delle 4 ante centrali, della cornicetta superiore e dell'alzata centrale, tripartita, dal profilo superiore curvilineo e suddivisa in 10 ante a pannelli decorati e conclusa da un crocifisso in legno. Lateralmente sono collocati 2 lanterne in ferro dorato e nero, con vetri azzurrati e il simbolo della confraternita del S. M. Pietà. L'armadio, a sinistra, presenta 2 ante, suddivise in 3 pannellature rettangolari, con cornici modanate e specchiature centrali sagomate; lateralmente sono lesene decorate con palmette, targa cieca, festoni di frutta e maschera leonina. Conclude una cornicde aggettante con gocciolatoio. Le 4 ante centrali sono incernierate su telaio liscio e presentano dimensioni e motivi decorativi nelle 4 specchiature diversi fra loro:prifili curvilinei e motivi geometrici regolari nella parte superiore; pannellatura con decorazione incisa nella parte infderiore. L'armadio a destra presenta 3 pannellature, 2 laterali e una cantrale, decorate da 5 specchiature modanate, che suddividono le 2 ante, decorate da 3 elementi dal profilo curvilineo con stella centrale, collocate in specchiature rettangolari. La cornice superiore è aggettante, modanata e con gocciolatoio.Il fianco destro ha 4 specchiature

  • OGGETTO mobile da sacrestia
  • MATERIA E TECNICA legno di noce/ intaglio/ modanatura/ piallatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Novarese
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il mobile è frutto di un rifacimento cintrapreso in occasione dei lavori di sistemazione della sacrestia intrapresi alla fine dell'Ottocento. Il Barlassina e il Rizzi nel 1933 re nel 1947 documentano il "grosso armadio in noce con lesene di stile barocco" già in sacrestia e ne definiscomno la provenienza dall'Opera Pia S. Biagio, congregazione legata alla famiglia Leonardi, patrona della Cappella omonima nella stessa chiesa. L'ascrizine del mobile nella seconda metà del Settecento è sostenibile anche per l'analogia che i motivi decorativi presentano con l'apparato decorativo ligneo del coro e dei confessinali della chiesa di S. Marco in Novara che echeggiano modelli lombardi. Per la bibliografia si veda G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, p. 127; A. RIZZI, Conoscere Novara entro i baluardi, Novara 1947, p. 34
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026898
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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