ritratto di Giambattista Vincenzo Piovano

busto post 1797 - ante 1797

Il personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto, il viso è rivolto lievemente verso sinistra. Porta una parrucca con una fila di riccioli in corrispondenza delle tempie; fronte scoperta; scriminatura centrale. Indossa una giubba di divisa militare accostata; essa presenta collo alto, doppia fila di bottoni, spalline. Al di sotto di essa. si intravedono la marsina, la camicia e la cravatta. Intorno alle spalle è posto un drappo, variamente panneggiato, che circonda la parte inferiore del busto e le braccia, appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta nella parte superiore e da foglia di acanto stilizzata nella porzione inferiore. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa; al di sopra lo stemma

  • OGGETTO busto
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura/ trapanatura
  • ATTRIBUZIONI Bernero Vittorio Amedeo (1773/ Notizie Fino Al 1828)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto di Riposo per la vecchiaia
  • INDIRIZZO Corso Unione Sovietica, 220, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Giambattista Vincenzo Piovano, figlio di Giuseppe, conte di Mompantero, torinese, celibe, fu decurione della città e socio della Regia Società Agraria. Secondo un manoscritto del Pullini fu "bell'uomo d'ingegno e coltura, ma un pò singolare e frizzante"; ebbe interesse per le scienze naturali. Con testamento del 30 dicembre 1796, lasciò erede l'Ospizio di Carità e chiamò il nipote Gioachino Capizzucchi a succedergli nel feudo. Morì cinquantenne, il 31 dicembre 1796, cfr.G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p. 450; Biblioteca Reale, datt. A. Manno, Il patriziato subalpino, sec. XX, vol. 14. Il busto che lo raffigura, commissionato allo scultore Vittorio Amedeo Bernero dalla Congregazione di Carità, venne pagato nel mese di marzo dell'anno 1797. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente ai relativi lapide e stemma, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico non territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100025267
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sotto il busto - 160 - numeri arabi - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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