reliquiario a teca - a urna, opera isolata - bottega piemontese (ultimo quarto sec. XVII)

reliquiario a teca a urna, ca 1680 - ca 1680

Quattro putti a tutto tondo, poggianti su mensole decoarte con foglie d'acanto, scandiscono la faccia anteriore dell'urna. Le braccia sono solevate verso l'alto a reggere il bordo superiore, le mani sono nascoste da un pammeggio. Le due figure più esterne sono a piedi uniti, mentre le mediane si reggono su una sola gamba. La superficie è così divisa in tre parti di larghezza diversa, occupate quasi inttegralmente da apertiure che permettono la vista delle reliquie. La finestra mediana, maggiore rispetto alle laterali, ha una cornice mistilinea circondata da 4 gruppi di palme intrecciate; le aperture laterali, a conice miustilinea, sono decorate negli angoli da 4 conchiglie.Il bordo inferiore dell'urna ha un intaglio con foglie e bacche d'alloro ed il tutto è sostenuto da quattro piedi a zampa ferina. Il reliquiario è concluso da una seconda urna, di dimensioni minori, con il teschio del santo. Si compone di un contenitore con apertura sagomata, coronata di foglie di alloro, collegato a due corpi laterali a tetto piano, da palme e foglie d'acanto. Le due pareti laterali presentano un'apertura. La faccia posteriore è priva di intagli e di aperture

  • OGGETTO reliquiario a teca a urna
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura/ sagomatura/ doratura
    VETRO
  • MISURE Profondità: 48
    Altezza: 60
    Larghezza: 90
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Cuneo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le reliquie di S. Vittore giunsero a Cuneo nel giugno del 1680. Il Consiglio della Confraternita, in una riunione appositamente convocata, deliberò di riporle presso l'altare maggiore della distrutta chiesa di S. Croce "sito più adeguato per questo effetto et in quanto aòlla qualità et decoro dellacassa che si deve fare, ne ha rimesso come rimette l'incombenza alla prudenza delli Signoiri Rettore presente e Controllore, havuto riguardo alla forza dell'Hospedale e colletta che si farà" (G. PECOLLO, Una pagina di Storia Cuneese. La Confraternita di S. Croce nei suoi sette secoli di attività, Cuneo 1955, pp. 86-87). Il 15 dicembre furono racchiuse in un reliquiario e nel 1715 sistemate sull'altare di S. Bernardino nella nuova chiesa. E' probabile che questo reliquiario coincida con quello commissinato nel 1689. La presenza dei due corpi laterali, in alto, possibile base d'appoggio perdue candelieri, così come le aperture sulle facce laterali, inducono a pensare che l'attuale collocazione, documentata a partire dal 1716, non sia quella originale. Sul reliquiario si veda anche G. GUGLIELMONE, B. GALIMBERTI, 600 anni di vita dell'Ospedale di Santa Croce di Cuneo e annesso Monte di Pietà. Borgo S. Dalmazzo 1919, p. 178; G. GALANTE GARRONE, Cuneo: la Confraternitadi Santa Croce, in Radiogarfia di un territorio, catalogo della mostra Cuneo 1980, p. 208
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024979
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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