pianeta, elemento d'insieme - manifattura francese (terzo quarto sec. XVIII)
pianeta,
La pianeta è confezionata in taffetas liseré broccato in seta policroma (tre tonalità di verde chiaro, azzurro, viola, rosa e bianco). Il decoro si staglia sul fondo in taffetas crema con disegno di controfondo, ottenuto con effetti di slegature della trama di fondo, a fitti rametti fioriti. Andamento ondulante, verticale e parallelo dato dallo svolgersi di rami spinosi con bacche dai quali nascono rametti simili con fiori a pign, foglie e fiori, alternativamente rivolti verso destra e sinistra
- OGGETTO pianeta
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MATERIA E TECNICA
seta/ taffetas
seta/ liseré
seta/ broccata in seta
- LOCALIZZAZIONE Ponzone (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Tessuti simili vennero prodotti in Francia intorno alla metà del XVIII secolo (E. FLEMMING, Les Tissus, Milano s.d., p. 183), anche se in genere la distanza tra i tralci ondulanti è minore (D. DEVOTI, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, fig. 172; L'arte del Settecento emiliano. L'arredo sacro e profano, catalogo della mostra, Bologna 1979, p. 150, fig. 204). Non è facile spiegare la presenza nella parrocchia di Ponzona di un tessuto di così lta qualità. Dai libri dei conti della Parrocchiale si deduce che il luogo privilegiato di acquisto, fin dalla seconda metà del Seicento e per tutto il secolo successivo, era la fiera d'autunno di Alessandria, ove però ci si limitava in genere a damaschi e galloni. Rato era invece il rivolgersi a Genova, ove tessuti di alta qualità avrebbero sicuramente potuto essere reperiti. Per dipiù, nonostante una certa ricchezza della Compagnia del S. Rosario nella Seconda metà del Settecento, che le permetteva di sopperire anche alle spese della chiesa e degli altri altari, committenze così rilevanti sono difficilmente giustificabili. L'ipotesi più probabile è che gran parte di questi tessuti siano stati acquistaati usati a Genova nella prima metà del XIX secolo. L'acquisto di "una pianeta di seta bianca usata ma buona" è documentato nel 1799 nel Libro dei Conti della Sacrestia. Numerose sono le attestazioni relative alla Compagnia del SS. Sacramento: nel 1827 "per palmi 628 damasco usato comprato in Genova"; nel 1831 "una veste di seta a fondo bianco con fiorellini in colore in sei tele"; nel 1840 "una veste in seta per fare un contraltare"; nel 1849 "in Genova per l'acquisto di un piviale solenne (...) compreso un velo omerale e continenza (...) già usato ma in buono stato (...) di damasco a fiori", e ancora "tre palii, ossia contraltari di damasco usato (...) con cornice di legno dorato ed intagliato in fino lavoro (...) per l'altare del S. Rosario". Non acaso questi acquisti sono contemporanei a quello, fatto dalla Compagniadel SS. Sacramento nel 1835, della cassa del Maragliano proveniente dal soppresso Oratorio della Chiesa di S. Giovanni in Pre di Genova (Ponzone, Oratorio del S. Suffragio). Questo è infatti il perodo della crisi e della conseguente dispersine di molti degli arredi sacri delle Casacce genovesi, periodo in cui i prezzi dovevano essere tali da poter soddisfare il documentato gusto della Compagnia del SS. Sacramento per le opere settecentesche (cfr. Ponzone, Archivio Parrocchiale, Libro dei Conti della Sacrestia1752-1881; Libro del Maneggio: Crocifisso 1650-1735; Libro dei Conti della Compagnia del SS. Rosario, 1639-1681; Libro dei Conti della Compagnia del SS. Rosario, 1682-1824; Libro dei Conti della Compagnia del SS. Sacramento, 1773-1828; Libro dei Conti della Compagnia del SS. Sacramento, 1828-1877; Libro dei Conti della Compagnia delle Anime Purganti 1761-1878; Libro dei Conti dell'Altare di S. Giustino e del Carmine 1835-1893)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024685-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0
FA PARTE DI - BENI COMPONENTI
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