Madonna con Bambino, angeli e anime purganti

pala d'altare, 1650 - 1699

Nella parte inferiore sono raffigurate le anime purganti a mezzo busto, imploranti, avvolti da fiamme roso-arancione. Due angeli, vestiti a tenui colori verde, giallo, violetto e bianco sollevano due anime redente verso il cielo, ove, su un fondo di nuvole grigie, è assisa la Madonna. Questa, vestita di rosso e col manto verde cupo, tiene il Bambino che poggia i piedi su due cherubini. Altri cherubini sono raffigurati negli angoli superiori

  • OGGETTO pala d'altare
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Di Acqui Terme
  • LOCALIZZAZIONE Ponzone (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, di fattura tardo seicentesca, apparteneva al primitivo altare delle Anime Purganti e fu conservata anche dopo il suo rifacimento, avvenuto tra il 1749 e il 1752. L'autore fu ampliamente attivo nella zona di Acqui. Oltre alla tela di Ponzone, gli sono stati attribuiti un dipinto di egal soggetto nella Parrocchiale di Melazzo ed una pala nel Santuario della Mdonetta di Acqui (Madonna col Bambino fra S. Guido (?) e S. Francesco). I quadri sono caratterizzati da un moncalvismo delle epressini dolci ed innocenti, dalle tinte chiare e luminose, dalle lumeggiature "alla veneta" dei panneggi e dalle sottili e precise pennellate che li avvicinano piuttosto ad Orsola Maddalena Caccia. Altre due pale fra loro vicinissime, una raffigurante la Madonna col Bambino e S. Bovo nella parrocchiale diVisone, l'altra la Madonna col Bambino, S. Antonio Abate, S. Carlo e S. Bovo presso la Parrocchiale di Morsasco.Le leggere differenze esistenti fra i due gruppi, pur con la riserva dovuta all'attuale mancanza di notizie documentarie, sembrano derivare dalle diverse dimensioni dei dipinti e dal riferimento ad opere moncalvesche di periodi differenti, più che ad interventi di mani diverse. Una precisazione ci viene dalla pala di Morsasco, alla quale un pittore settecentesco ha aggiunto inferiormente un gruppo di purganti, perchè è l'unica datata: 1675. Più che direttamente alle opere del Moncalvo, che pure nelle zone nacque e fu variamente attivo, il gruppo di opere summenzionato, è però vicino ad un altro insieme di dipinti. Tanto vicini che le anime purganti del purgatorio di Ponzone e di Melazzo appaiono praticamente copiate da quelle esistenti nella Parrocchiale di Visone. Qui, però, il soggetto si arricchisce e si complica, riempendo la tela, ed un più accentuato schiaro-scuro tende a renderlo più drammatico. Al quadro di Visone, dedicato alla Pietà con la Maddalena, S. Giovanni Evangelista, S. Michele Arcangelo e le anime purganti, ne sono accostabili un altro dello stessa Parrocchiale raffigurante la Trinità con la Vergine e S. Giuseppe e altri due conservati nella Parrocchiale di Cremolino, rappresentante la Trinità con l'Immacolata, S. Michele Arcangelo, S. Stefano e le anime Purganti, e il Cristo adorato dai Santi. In questo caso, però, più preciso è il rapporto con opere moncalvesche quali il "Martirio di S. Orsola" ed il "Terzo Ordine francescano" della Parrocchiale di Moncalvo. Tutti questi dipinti e quello, forse di più alta qualità, dedicato a S. Pio V e la battaglia di Lepanto, anch'esso custodito nella Parrocchiale di Viisone, permettono di definire un ambiente fortemente omogeneo ad Acqui nella seconda metà del XVII secolo. L'impossibilità, per ora, di svolgere ricerche archivistiche più apprfonditr, li lascia senza nome. Unico nome conosciuto è quello del di Giovanni Monevi, nativo di Visone (1637-1714), autore della pala dell'Assunta e degli affreschi del volto del coro nella Cattedrale di Acqui. I punti di contatto, in particolare fra questi affreschi e il gruppo di tele di Visone e diCremolino, non sono pochi né superficilai, ma insufficienti a giustificare atribuzini più precise. Il figlio, Giovanni Battista, fu anch'esso pittore e arciprete in Visone, dove, secondo Biorci, lasciò "pregiatissime pitture" (BIORCI, Appendice alla storia acquese, Tortona 1820, p. 122; sui Monevi A. BAUDI DI VESME, Schede Vesme - L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino 1963-1968, p. 781). Non conisciamo, allo stato attuale, opere sicure di Giovanni Battista, ma ricerche più approfondite permetterebbero forse di collegargli uno dei gruppi di opere summenzionate. Giovanni fu attvo a Ponzone nel 1686, quando furono pagati 500 fiorini "al Sig. Giovanni Malnevi Pintore di Visone (...) per fare il stendardo del Sant.mo Rosario (Ponzone, Archivio Parrocchiale, Libro dei conti della Comp. del SS. Rosario 1682-1824) Sul dipinto cfr. Acqui, Archivio Vescovile, Visita Patorale del 1728, 1760 e 1767
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024618
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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