San Lorenzo con due fanciulli

gruppo scultoreo,

Il Santo è raffigurato vestito con una casula, con una mano protesa verso il cielo e lo sguardo rivolto su uno dei due fanciulli che gli sta accanto. Un altro fanciullo è seduto ai suoi piedi con un libro in mano, seduto accanto alla palma del martirio

  • OGGETTO gruppo scultoreo
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco di Carrara/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Rusca Grazioso (1757/ 1829)
  • LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il santo qui raffigurato è da identificare in S. Lorenzo martire a cui è dedicata la serie di tele dell'abbiati, conseravte nella stessa Cattedrale. L'autore della scultura è Grazioso Rusca, come attestano i pagamenti, indicati nei registri della Tesoreria della fabbrica dal 1796 al 1798, nei quali, oltre ai pagamenti per le sculture dell'altare, sono presenti, dal 1797 al 1798, i pagamenti per la scultura in esame. Inoltre una lettera, datata 30 maggio 1798, indirizzata da un non ben identificato Parella ai Canonici della Cattedrale, fa riferimento al permesso ottenuto presso Sua MAestà il Re circa il trasferimento della Staua di S. Lorenzo da Milano a Novara, senza il pagamento dei diritti di gabella. Codesti documenti ci permettono, inoltre, di datare l'opera fra il 1797 e il 1798. Il Gruppo è ricondotto al Rusca, senza però riferimenti cronologici, dal Bianchini e da Barlassina e Picconi. Hubert, studioso della scultura italiana nel period napoleonico, pur citando al presenza del Rusca a Novara, non cita i suoi interventi nel Duomo (G. HUBERT, La sculpture dans le period napoleonienne en Italie, Parigi 1964, p. 252). Quanto ai caratteri stilistici, il S. Lorenzo sembra rispondere pienamente ai canoni del nascente neoclassicismo; d'altronde il Rusca, dopo gli inizi contraddistinti dal permanere di mouli ispirati alla scultura barocca, s'indirizza in maniera consueta sulla strada del neoclassicismo, influenzato anche da modelli con i quali entra in contatto a Milano, dove lo scultore si trasferisce nel 1785 (S. LUDOVICI, La scultura neoclassica, in "Storia di Milano", V. XIII, Milano 1959, pp. 601-602; M. DELL'OMO ROSSINI, Note sullascultura nella Basilica di S. Gaudenzio a Novara, in "Bollettino storico per la provicia di Novara, 1980, pp. 117-132). Per la bibliografia specifica si veda Novara, Archivio Capitolare del Duomo, Libro della Tesoreria della fabbrica, 1796-1798, fol. 42; Novara, Archivio Capitolare del Duomo, Documenti della fabbrica alatri e quadri, Lettera ai Canonici della Cattedrale, teca 91; F. A. BIANCHINI, Le cose rimarchevoli della città di Novara, Novara 1828, p. 17; G. CASALIS, Dizinario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1843, vol. XII, p. 102; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, p. 23; Novara, Archivio Storico Diocesano, L. CASSANI, Arte e artisti nel novarese, s.d., pp. 167-168
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024106
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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