Agnus Dei
rilievo
ca 1796 - ca 1798
Rusca Grazioso (1757/ 1829)
1757/ 1829
Entro il timpano l'agnello di Dio con la croce
- OGGETTO rilievo
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MATERIA E TECNICA
marmo bianco di Carrara/ scultura
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ATTRIBUZIONI
Rusca Grazioso (1757/ 1829)
- LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare proviene dal transetto destro del vecchio Duomo. Dai documenti della fabbrica del duomo risulta un lascito consistente da parte di Balbis Bertone, vescovo di Novara dal 1757 al 1789, d disporre per l'erezine della cappella di S. Lorenzo. Alcuni pagamenti contenuti nei registri della Tesoreria della fabbrica dal 1796 al 1798, testimoniano la mano di Grazioso Rusca per quanto concerne le sculture dell'altare. In particolare a queste si riferisce un pagamento in data 1796.Mancano invece documenti attestanti la presenza dello Zanoia nella regia dell'altare, come segnala Bianchini che afferma che quest'ultimo, cannico dell'Ambrosiana milanese e segretario dell'Accademia di Brera (cfr. Maestri di Brera, catalogo della mostra, Milano 1975, voce Zanoia Giuseppe, pp. 79-80) fu l'autore del disegno dell'altare. Gli ornamenti in bronzo dorato sarebbero, invece, di mano diversa. Barlassina e Picconi ripetono quanto detto dal Bianchini, aggiungendo la notizia che gli angeli posti sopra il timpano sono opera del Rusca, come confermani i pagamenti sopra riportati. Nell'insieme, l'altare denota già un impianto neo-classicheggiante, in particolare nella sruttura del tempietto posto sopra la trabeazione. In questa medesima direzine si collocano le sculture del Rusca, artista operante a Milano negli anni compresi fra la fine del Settecento e il primo ventennio dell'Ottocento, già presente a Novara nella Basilica di S. Gaudenzio (S. LUDOVICI, La scultura neoclassica, in "Storia di Milano", V. XIII, Milano 1959, pp. 601-602; G. HUBERT, La sculpture dans le period napoleonienne en Italie, Parigi 1964, p. 252; M. DELL'OMO ROSSINI, Note sullascultura nella Basilica di S. Gaudenzio a Novara, in "Bollettino storico per la provicia di Novara, 1980, pp. 117-132). La figurazione rappresentata sulla porticina del tabernacolo indica, invece, una direzine ancora settecentesca, visibile dall'impostazione della scena realizzata ancora secondo formule del barocchetto lombardo. Per la bibliografia specifica si veda Novara, Archivio Capitolare del Duomo, Libro della Tesoreria della fabbrica, 1796-1798, fol. 42; Novara, Archivio Capitolare del Duomo, Fabbrica della chiesa novarese, VII, E, n. 118; F. A. BIANCHINI, Le cose rimarchevoli della città di Novara, Novara 1828, p. 8; G. CASALIS, Dizinario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1843, vol. XII, p. 101; G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, pp. 27-29; R. ROGORA, L'omogese Giuseppe Zanoia poeta e architetto, in "Bollettino storico per la provincia di Novara", 1972, p. 58; Novara, Archivio Storico Diocesano, L. CASSANI, Arte e artisti nel novarese, s.d., p. 167
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024105-2
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0