Santa Caterina da Siena riceve le stimmate

dipinto, 1740 - 1760

La Santa, in piedi in primo piano con abito da domenicana, è in atteggiamento estatico, con le palme delle mani,di color livido, rivolte verso l'alto, in atto di ricevere le stigmate che le provengono dal Crocifisso, alla sua sinistra. La Santa è pressoun altare (?) con tovaglia azzurro carico, su cui è poggiato il teschio. Sfondo con tendone rosso cupo sulla destra e fiotto di luce che parte dal crocifisso ed illumina la figura

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 145
    Larghezza: 100
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Mondovì (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella chiesa sono conservate 27 tele raffiguranti sannti, beati e Dottori della Chiesa, ubicati lungo le pareti della navata centrale, presbiterio ed abside, ascrivibili a due periodi diversi: quelli della navata, più antichi, sono databili alla metà del Settecento, mentre ii rimanenti risalgono alla metà del secolo Succesivo. La serie più antica, di cui fa parte la tela in esame, forse si trovava in origine nell'annesso convento dei domenicani, attuali Scuole e Canonica, esistente sin dal 1577, come mette in risalto già il Pellegrino: "degni di nota sono vari santi e sante probabilmente già appartenenti all'antica comunità domenicana" (N. PELLEGRINO, Il Monregalese - Guida illustrata, Mondovì 1934). Erano comunque già nell'attuale sede dalla fine del Settecento, come sembra indicare una "Relazione dello stato della Parrocchia di S. Giovanni in Lupazanio, situata nel piano di Carassone", redatta il 1789 da Ghigliano Gio. Batta Clavasana Non vi è alcuna statua nè pittura indecente, nè superstiziosa che rappresenti qualche falsità, ma tutte le pitture sono decenti rappresentanti qualche santo, oppure la B. Vergine o il Crocifisso" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, cartella Carassone,Relazione dello stato della Parrocchia di S. Giovanni in Lupazanio, situata nel piano di Carassone). Più chiara una successiva relazione datata 1829: "punto 12 L'aspetto che presentano le decorazioni della nave di mezzo (...) è sorprendente. Dall'atrio sino al presbiterio si cintano tre arcali, sostenuti quinci e quindi da due rilievi a doppie lezene: negli intercolumni tra l'una e l'altra lezena, avvi una serie di quadri infraposti l'uno all'altro e rappresentanti per lo più Santi dell'Ordine Domenicano, Dottori di S. Chiesa con freggi di stucco nel procinto" (Mondovì, Archivio della Curia Vescovile, cartella Carassone, Relazione della Parrocchia di S. Giovanni in Lupazanio piano di Carassone, città di Mondovì, governata da me Gioachino Regis C.o. Dom.o Cittadino di Piazza Maggiore, nato 10 7bre 1764). I dipinti più antichi, pur evidenziando alcune diversità, soprattutto per quanto concerne la conduzine dei panneggi e il modo di trattare i particolari, sono da datarsi alla metà del Settecento, forse ad opera di artisti diversi, operanti in zona. Lo stile è infatti quello devozionale, con intento edificante, diffuso nelle chiese della provincia nel Settecento, ma ispirato ancora alla pittura seicentesca.Proprio per un intento educativo i Domenicani, che ressero la Parrocchiale dal 1577 al 1838 (P. GASCO, Momenti di storia Carassonese, Mondovì s.d.), intesero porre questi dipinti, che rappresentano le glorie dell'Ordine, proprio nella navata centrale, a maggior portata dei fedeli. Il modo di condurre i panneggi, con un taglio piuttosto netto ed evidenziato da passahggi chiaroscurali, sia la conformazione del corpo e del volto delle figure femminili permettono di attribuire i cinque dipintio ad un unico artista. Sui restauri del 1975 cfr. Mondovì Carassone, Archivio Parrocchiale, Relazione Restauro Chiesa Parr.le S.S. Giovanni ed Evasio.. Il dipinto in esame rileva una buona conduzine della figura della Santa; il volto ben definito nei passaggi di luce, ha un atteggiamento pietistico di marca seicentesca. Bello l'effetto di luce divina che, partendo da dietro la croce, illumina la figura e che risponmde più che ad un'esigenza pittorica, a quella iconografica: la santa prescelta da Dio per ricevere le stigmate è colma dell agrazia divina. Il modo di condurre i panneggi, con un taglio piuttosto netto ed evidenziato da passahggi chiaroscurali, è presente il altri dipinti della serie, permettono l'attribuzione di questi cinque dipintio ad un unico artista. Sui restauri del 1975 cfr. Mondovì Carassone, Archivio Parrocchiale, Relazione Restauro Chiesa Parr.le S.S. Giovanni ed Evasio
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100023945A-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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