San Giacomo il Maggiore

dipinto,

La figura di San Giacomo appare racchiusa entro un'arcata azzurra con decorazioni vegetali rosse e blu e motivo di tende sollevate a cortina di colore giallo su fondo scuro. Il santo è abbigliato con un manto rosso-bruno dal sottopanno giallo, mentre la veste è verde; impugna nella sinistra il libro e nella destra bastone da pellegrino

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • AMBITO CULTURALE Ambito Vercellese
  • LOCALIZZAZIONE Cerrione (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco venne scoperto nel 1958 in seguito alla rimozione del quadro che ornava l'altare. Non si conoscono dati documentari. In questo altare era stata eretta dai feudatari del luogo, gli Avogadro, una cappellania con obbligo di due messe settimanali. Lo ricorda un documento del 1567 in cui il cardinale Guido Ferrero, vescovo di Vercelli, univa questa cappella e altre della chiesa al beneficio del parroco, a patto che questi provvedesse al loro funzionamento. Nell'instrumento di unione si legge: "... nonnullas capellas... invenit male ornatas... inter quas... extat capella una ad altare S.ti Jacobi..." (LEBOLE D., Storia della chiesa biellese. Le pievi di Vittimulo e Puliaco, Biella 1979, pp. 508-509). Lebole indica come autore dell'affresco un anonimo pittore piemontese della seconda metà del XVI secolo. L'opera presenta notevoli affinità con il San Giacomo Apostolo della tavola di Raffaele Giovenone del 1582, conservata nella parrocchiale di Quaregna ed è pertanto collocabile nella cerchia di questo autore. Schedatura precedente: Novelli S., 10/6/1971
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100022044
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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