paliotto, opera isolata di Solari Cristoforo (prima metà sec. XVIII)

paliotto, post 1749 - ante 1749

Pannello rettangolare profilato da cornice dipinta a finto marmo venato. Vi sono dipinti tre medaglioni mistilinei; i due laterali presentano un analogo formato e vi sono dipinti, all'interno di una cornice dipinta a finto marmo, a sinistra, s. Bonaventura inginocchiato, in abiti cardinalizi, a destra s. Bernardo da Mentone, con il saio chiaro e il drago alla catena rappresentato ai suoi piedi. Il medaglione centrale presenta il Cristo morto, con riferimento alla corrispondente stazione della Via Crucis. Intorno ai medaglioni si dipartono tralci vegetali e girali con fiori di varie specie tra cui si distinguono tulipani, narcisi, rose. Su essi sono appoggiati alcuni uccelli. Al di sopra del medaglione centrale è rappresentata la Madonna di Oropa, frontale e benedicente, sotto un baldacchino retto da due pappagalli, lateralmente, dal cui becco si sviluppano, verticalmente, anche due tralci di campanule. Grande vivacità e minuzia analitica nella rappresentazione. L'insieme è caratterizzato dai toni vivaci di verdi, grigi, azzurri, lilla, neri, viola, sottolineati dalla raffinatezza del fondo bianco

  • OGGETTO paliotto
  • MATERIA E TECNICA scagliola/ pittura/ modellatura/ levigatura
  • ATTRIBUZIONI Solari Cristoforo (notizie 1723-1749)
  • LOCALIZZAZIONE Saluggia (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera, è firmata da Cristoforo Solari la cui attività a Saluggia non si limitò solamente al paliotto in esame, dal momento che sino al 1916 almeno vi erano ancora nella chiesa di S. Francesco due opere analoghe, ordinate da Bartolomeo Vallino allo stesso autore nel 1748 (cfr. G. Della Mula, Saluggia nella storia, 1916, riedizione, Saluggia, 1966, pp. 91-92). Si collegano all'esemplare in esame altri paliotti noti: come quello per la mensa della parrocchiale di Valle S. Nicolao, del 1744, e quello della parrocchiale di Cerrione, del 1723, eseguiti, parimenti dalla bottega dei Solaro (cfr. D. Lebole, La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella, 1962, pp. 187, 265), dove, però, si rivela una sensibilità più razionalizzante e geometrizzante nell'impostazione della decorazione. Il paliotto di S. Bonaventura è più vicino, per la maggiore libertà decorativa, a quello di S. Antonino, non firmato, ma stilisticamente prossimo alle opere dei Solaro e datato al 1757. Tenendo conto delle date indicate, è possibile osservare che dal primo al secondo quarto del Settecento si manifesta un evolversi del gusto verso una maggiore libertà decorativa, accompagnata da una attenta e minuziosa resa dei particolari naturalistici. Riscontriamo elementi analoghi nella produzione dei Pelagatta, abili marmorari operosi nel casalese, anch'essi di origine lombarda, come si può osservare nel paliotto della chiesa dell'Assunta a Ticineto Po (cfr. A. Barbero, Per una famiglia di marmorari lombardi a Casale: i Pelagatta, in "Studi Piemontesi", Torino, 1979, p. 114). Occorre anche ricordare che Saluggia, dal 1474 al 1803, dipese dalla diocesi di Casale Monferrato (cfr. R. Oresenigo, Vercelli Sacra, Como, 1909, p. 239), fatto che giustifica una certa uniformità culturale, accresciuta, per quanto riguarda questo genere artistico, dalla libera circolazione di luganesi e comaschi tra il ducato sabaudo e lo Stato di Milano. Il paliotto è ricordato nel Questionario compilato in occasione della visita pastorale del 1902 (cfr. A. Carando, Questionario per visita pastorale, 1902, p. 102, cap. 86) dove è spiegata la presenza di S. Bernardo da Mentone: con i resti di una cappella a lui dedicata, fu costruita parte della chiesa di S. Bonaventura, mentre la presenza della Vergine di Oropa e del Cristo Morto sono dovute alla diffusione dei rispettivi culti, a cui si affianca quello verso la SS. Sindone. La stessa, raffinata, decorazione, è ripresa nel tabernacolo, anch'esso in scagliola
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100022001
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • ISCRIZIONI fronte/ medaglione centrale - STAZ XIV ULT/ DI PASSI 30/ GIESU POSTO/ NEL SANTO/ SEPOLCRO - corsivo - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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