presentazione di Maria Vergine al tempio

dipinto,

In primo piano, lievemente a destra, è rappresentata la Vergine Bambina in atto di salire le scale che conducono all'ingresso al Tempio. Indossa una lunga tunica fermata in vita da nastro e porta i capelli biondi sciolti, lunghi sin dietro le spalle. Il volto è rappresentato di profilo. Tiene le mani giunte; porta i sandali. Dietro di lei, inginocchiata, nell'atto di spingerla a salire, s. Anna. Il viso è rivolto verso l'alto; ha il capo coperto da velo; indossa una tunica con strette maniche e un mantello che le ricade sulle braccia. Dietro di lei, stante, con lo sguardo rivolto verso il basso, s. Gioachino. Il capo è canuto e barbato. Indossa tunica e mantello; si appoggia ad un bastone. Alla sommità della gradinata, di profilo è rappresentato un sacerdote ebraico con le braccia aperte e lo sguardo rivolto alla Vergine. Sopra la tunica chiara indossa ricche vesti sacerdotali. Dietro di lui una seconda figura con il capo coperto da velo, parimenti, barbata, rivolge lo sguardo verso la scena. Sullo sfondo, appena accennati, alcuni archi. La tela è posta entro cornice di profilo e luce rettangolare in legno dorato e intagliato. Battuta liscia. Fascia interna con ornato a piccole fogliette; fascia centrale filettata; fascia esterna modinata

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Giovenone Gerolamo (1488-1490/ 1555)
  • LOCALIZZAZIONE Livorno Ferraris (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sono state reperite indicazioni né di carattere bibliografico, né archivistico specifiche sull'opera in esame. Il dipinto fa da pendent a quello rappresentante la "Fuga in Egitto" (cfr. scheda n. 0100021886), ma appare di migliore fattura. Opera attribuibile alla cerchia di Girolamo Giovenone. La figura del sacerdote è assai simile al S. Ambroigio del Giovenone nella chiesa di S. Agnese, già denominata di S. Francesco, a Vercelli. Bibliografia di riferimento: G. De Gregory, Istoria della vercellese letteratura ed arti, Torino, 1819, vol. I, parte I, pp. 504-505; V. Viale, Gotico e Rinascimento in Piemonte, Torino, 1939, p. 144; V. Viale, I dipinti. Civico Museo Borgogna, Vercelli, 1969, p. 35. Sulla base di più recenti congnizioni di carattere figurativo, l'opera potrebbe, più ragionevolmente, essere riferita alla produzione di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo e della sua bottega, dati i convincenti confronti tipologici con opere documentate della sua produzione
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021910
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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