simbolo di San Giovanni Evangelista: aquila

dipinto, 1390 - 1449

Sul fianco sinistro della volta a sesto acuto sono raffigurati l'aquila e il leone, simboli rispettivamente degli Evangelisti Giovanni e Marco. Una striscia decorativa nei colori viola e verde, costituita da cornici quadrilobate con all'interno una stella a sei punte, contorna e divide gli affreschi. Ognuno dei quattro personaggi presenta un cartiglio, ma le iscrizioni poste su queste sono completamente illeggibili. Tutte e quattro le raffigurazioni simboliche sono nimbate. L'aquila è di colore viola grigio con le zampe gialle. Il fondo è costituito da un piano giallo ocra e dal cielo blu scuro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • MISURE Altezza: 227
    Larghezza: 352
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Stroppo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La mano dell'autore è la stessa che ha dipinto gli altri affreschi dell'abside maggiore e probabilmente il San Cristoforo sulla parete sinistra della navata principale e quelli, ancora in gran parte sotto lo scialbo, sulla parete soprastante l'abside minore. Permangono quindi i medesimi problemi: nessuna traccia di firma e datazione; prbabilmente tra la fine del secolo XIV e la prima parte del XV. Le raffigurazioni che risultano più incisive sono quelle dell'aquila e del bue, quelle cioè più vicine al carattere popolare di questo generi di affreschi ad uso di "bilia pauperum" (cfr. C. F. Savio, Saluzzo e i suoi Vescovi, Saluzzo 1911, p. 195; C. Leinardi, Stroppo, ricordi storici, Saluzzo 1929, p. 28 e segg; A. Arnaudo, La Chiesa di S. Peyre a Stroppo, in "Cuneo Provincia Granda", Cuneo 1954, n. 1, pp. 36-38; O. Giacchi, Antichi affreschi della Provincia di Cuneo, in "Bollettino della Società per gli Studi Storici, Archeologici e Artistici della Provincia di Cuneo", anno 1956, vp. 38, p. 57; G. Ravera, Sciopriamo la Val Maira, S. Peyre di Stroppo, in "Cuneo Provincia Granda", Cuneo 1967, n. 2, pp. 42,43; A. Griseri, Itinerario di una provincia, Cuneo s.d., ma 1974, pp. 67 e 102). Le macchie dovute alle infiltrazioni di acqua proveniente dal tetto, hanno reso irriconoscibili gli affreschi in varie zone. Numerose le fessurazioni dell'intonaco. Nel 1965 è stato effettuato un intervento di restauro dalla Soprintendenza dei Beni Artistici e Storici del Piemonte, diretto dalla Dott.ssa Noemi Gabrielli e realizzato da Antonietta Beyton: consolidamento degli intonaci e stuccatura delle lacune e delle lesioni (cfr. presso B.S.A. TO, la perizia di spesa n. 22 del 5/5/1965). Tradizionalmente la Chiesa viene chiamata Chiesa di San Peyre
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020923-5.1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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