decorazione pittorica,

Una fascia inferiore di carattere decorativo, costituita da una serie di drappeggi di colore ocra con il risvolto interno a code di ermellino e da motivi ornamentali a fogliami, corre lungo le tre pareti dell'abside. Sopra di questa, sulle pareti laterali, si snoda la serie delle figure degli Apostoli, cinque da una parte e cinque dall'altra, che continua nella parete di fondo con la raffigurazione di San Pietro e di San Paolo a destra, in riquadri a se stanti, delimitati da una striscia decorativa a motivi geometrici. Tutte le figure, come anche i simboli dei quattro Evangelisti della volta soprastante sono collocate su un piano di colore giallo ocra che la linea dell'orizzonte separa dal cielo blu intenso. Mancano totalmente motivi naturalistici, fatta eccezzione per la piccola pianta sopra la piccola finestra lobata della parete di sinistra e o per la decorazione a grappoli e a tralci di vite all'interno di questa. I colori più usati sono i toni rossi, sopratutto il rosso porpora, il rosso ocra e il rosa rosso; compaiono poi il grigio, il verde in varie tonalità, il giallo e l'ocra

  • OGGETTO decorazione pittorica
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Stroppo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Gli affreschi non portano tracce di firma e di datazione. Resta aperto quindi il problema della collocazione nel tempo e dell'attribuzione, anche perchè non si sono reperiti confronti con altri cicli di affreschi. Nelle figure dei 12 Apostoli e del Cristo "Rex Forti" permane una commistione tra elementi di carattere arcaico, quali le sproporzionate dita dei piedi, e possibili influenze bizzantine in alcuni elementi del trono e nel volto ieratico del Cristo. Accanto a questi spiccano i movimenti gotici degli abiti dei personaggi. "Si tratta in realtà di cose al di fuori del tempo al pari dell'architettura stessa della cappella; la sequanza a fasce di questi affreschi presenta le caratteristiche del "manifesto": un modo popolare di concepire la pittura e prima ancora la religione" (A. Griseri, Itinerario di una provincia, Cuneo s.d., ma 1974, pp. 67 e 102) (cfr.C. F. Savio, Saluzzo e i suoi Vescovi, Saluzzo 1911, p. 195; C. Leinardi, Stroppo, ricordi storici, Saluzzo 1929, p. 28 e segg; A. Arnaudo, La Chiesa di S. Peyre a Stroppo, in "Cuneo Provincia Granda", Cuneo 1954, n. 1, pp. 36-38; O. Giacchi, Antichi affreschi della Provincia di Cuneo, in "Bollettino della Società per gli Studi Storici, Archeologici e Artistici della Provincia di Cuneo", anno 1956, vp. 38, p. 57; G. Ravera, Sciopriamo la Val Maira, S. Peyre di Stroppo, in "Cuneo Provincia Granda", Cuneo 1967, n. 2, pp. 42,43). Nella parete di fondo vi sono numerse crepe della muratura, macchie di umidità, macchie di colore nero; restano le tracce dell'altare settecentesco e vaste zone presentano abrasioni di vario genere. La parete laterale di sinistra è quasi completamente rovinata dall'umidità: l'acqua penetra attraverso il tetto e scorre sulla superficie deglia affreschi, i colori sono sbiaditi e dilavati, cadute di intonaco evidenti. Nella parete laterale destra l'apertura di una finestra di dimensioni maggiori di quella originaria ha causato la perdita di una vasta zone di affresco. Anche qui macchie di umidità e abrasioni. Nel 1965 è stato effettuato un intervento di restauro dalla Soprintendenza dei Beni Artistici e Storici del Piemonte, diretto dalla Dott.ssa Noemi Gabrielli e realizzato da Antonietta Beyton: consolidamento degli intonaci e stuccatura delle lacune e delle lesioni (cfr. presso B.S.A. TO, la perizia di spesa n. 22 del 5/5/1965). Tradizionalmente la Chiesa viene chiamata Chiesa di San Peyre
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020923-0
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE