Cristo crocifisso

crocifisso, 1700 - 1749

La testa e le braccia del Cristo sono snodate per mezzo di inserti di cuoio che permettono una lieve flessione in avanti del capo e la chiusura delle seconde lungo il corpo. La statua può assumere l'aspetto di Cristo crocifisso o di Cristo morto ed è perciò inchiodato con le gambe parallele. I tratti anatomici del corpo sono marcati e minutamente descritti, come quelli del volto, che ha le palpebre abbassate. Il perizoma bianco ha pieghe svolazzanti sottolineate lungo i bordi da sottili dorature ed è tenuto lateralmente da una corda. Il Cristo è attualmente affisso, tramite quattro chiodi di legno, alla croce, sopra la quale è un cartiglio

  • OGGETTO crocifisso
  • MATERIA E TECNICA cuoio/ pittura
    legno/ scultura/ pittura/ doratura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italia Nord-occidentale
  • LOCALIZZAZIONE Ponzone (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Cristo ha caratteristiche insolite e non facilmente collocabili culturalmente. Nonostante i tratti anatomici suggeriscano una datazione in epoca anteriore, il perizoma, che con marcati svolazzi copre sommariamente le anche, non lascia dubbi sulla datazione al secolo XVIII. Il corpo ha linee quasi manieristiche nella precisa descrizione della muscolatura e nel volto scavato, che sembra il ritratto di un personaggio popolaresco. L'artista potrebbe aver risentito degli esempi scultorei spagnoli della seconda metà del secolo XVI in avanti, che appunto nel legno, ma senza la rigidità che caratterizza questo Cristo, espressero spesso tali fattezze naturalistiche; si tratta forse un artista ligure, anche se non si conoscono opere simili nella zona. Il Cristo venne recuperato in una nicchia dell'Oratorio intorno al 1961, quando ci si accorse delle sue dimenticate qualità di snodabilità e ricollocato sulla sua croce originale che, fino ad allora, veniva ancora usata per le processioni del venerdì santo. Ancora nel 1783 è descritta la "processione solenne nel Venerdì Santo dopo Mattutino dei Sig. Ecclesiastici col Santo Cristo... circa per la quale per farla con più decoro si usa farsi di cinque in cinque anni". L'uso processionale del Cristo con frequenza ormai diradata dovette cessare dopo poco, forse in concomitanza con l'occupazione napoleonica, visto che la statua non è neppure menzionata nell'inventario del 1811 (Compagnia del S. Suffragio, Oratorio XXV, fol. 4 del plico, Archivio parrocchiale). Il Cristo fu restaurato in loco intorno al 1961 in occasione dell'allestimento del Museo Sacro; diligenti ristuccature e ridipinture sono visibili nei punti di contatto tra le braccia e i fianchi e nella zona centrale del petto. (San Francesco di Cassine: sopravvivenza di un monumento gotico, catalogo della mostra, Cassine 1979, p. 60; Gruppo del Maragliano, Chiesa Parrocchiale di Ponzone, cartella di fogli sparsi, Archivio Parrocchiale)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020392
  • NUMERO D'INVENTARIO 28
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI Nel cartiglio posto in alto sulla croce - I.N./ R.I - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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