San Carlo Borromeo

dipinto, 1600 - 1699

Al centro del dipinti il santo con la veste rossa, l'aureola intorno al capo e le mani incrociate sul petto, prega in ginocchio rivolto a destra verso un altare. Questo sovrastato daun crocifisso e ricoperto da una tovaglia bianca, ha ai piedi un teschio e un libro aperto e sul fianco una piccola lapide con iscrizione. In alto, su una coltre luminosa di nubi, parzialmente nascosta da una tenda, tre angeli recano le insegne vescovili. Sopra, al centro, s'intravedono segni simili a numeri. Semplice cornice lignea

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Caccia Guglielmo Detto Moncalvo (cerchia)
  • LOCALIZZAZIONE Bra (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, un tempo collocato nella Chiesa di S. Maria di Castello, venne trasferito al Santuario della Madonna dei Fiori per la distruzione di detta chiesa nel 1638 (A. Mathis, Storia dei monumenti sacri e delle famiglie di Bra, Alba 1888, p. 66). Il dipinto è stato attribuito a Giovanni Clarte dal Burzio (G. Burzio, Appunti di storia braidese, Alba 1924, p. 50) e dal Bonino (A. Bonino, Giovanni Antonio Molineri, pittore di savigliano, Torino 1930, p. 15); le altre fonti parlano di autore ignoto ad eccezzione di G. Dell'Orto che propone l'attribuzione a Giorgio Alberini (D. Dell'Orto, La Madonna dei Fiori di Bra, Chieri 1978, p. 8). Le caratteristiche stilistiche ed in modo particolare gli angioletti, rinviano alla cerchia artistica del Moncalvo. L'iscrizione sul fianco dell'altare è del 1808 e reca il nome del giurista Giacinto Vernazza, prefetto di Torino ai tempi di Napoleone I e autore di versi in onore della Madonna dei Fiori. Lo stesso Vernazza fu autore dello scritto "In memoria della liberazione ottenuta dalla mortalità l'anno MDCXLII..." edita a Carmagnola nel 1820. Inoltre da documenti relativi al Santuario (Archivio del Municipio di Bra) il Vernazza risulta condirettore del Santuario negli anni 1803, 1806, 1809, 1821-1822. L'iscrizione sul dipinto può essere motivata, oltre che dalla carica ricoperta aò Santuario e dal lascito (legato al testamento del 18 settembre 1825, Archivio del Municipio di Bra) anche dal suo probabile interessamento per i beni conservati nel Santuario. Si vedano inoltre: M. Paroletti, Descrizione dei Santuari del Piemonte più distinti per la l'antichità della loro venerazione e per la sontuosità dei loro edifici, Torino 1822-1825, p. 32; G. Colombero, Cenni storico- critici del Santuario Della Madonna dei Fiori presso Bra, Alba 1925, p. 50; L. Alpino, Il miracolo dei fiori, Milano 1936, p. 61; E. Mosca, Cronache braidesi del'700, in Dottor Vorgalle, "Theatro Historico", Tomi I, II e XII, Torino 1973, p. 44
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100019934
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI Lato dell'altare - HYACINTUS/ VERNAZZA/ [---]/ MDCCCVIII - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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