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dipinto,

Al centro, al termine di una scala, sono rappresentate la Vergine, stante, con il viso di profilo, nell'atto di stringere la mano a s. Elisabetta che esce dalla porta. La prima indossa una veste rosa chiaro e una sopravveste azzurra; sul capo porta un cappello con tesa larga legato sotto il collo con un nastro azzurro. Elisabetta porta una tunica con ampie maniche ed ha il capo coperto con un velo che funge da mantello. In atto di salire gli ultimi gradini, sulla sinistra, è dipinto s. Giusepp, barbato, con i capelli lunghi sino alle spalle e la fronte stempiata. Indossa una tunica chiara con un manto arancio. Stringe la mano a Zaccaria, barbato e con il capo calvo, avvolto in un manto rosso. Sullo sfondo, a sinistra, brano di cielo e alberi. Il dipinto è collocato entro una cornice di profilo e luce ovale, in legno intagliato e dorato, modinata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Chivasso (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è citato nell'Inventario del 1751come affisso nel coro, e nello "Stato della Chiesa" del 1797 e del 1799, dove vi è la specificazione "di casa Crova". Si tratta di una famiglia i cui membri erano confratelli della Confraternita del SS. Nome di Gesù cui la chiesa della Madonna degli Angeli era intitolata alle date in esame. Tuttavia, non sono stati ritrovati documenti relativi a pagamenti o a lasciti della famiglia. Probabilmente il dipinto, nel 1745-1746, ha subito la "comodatura" e "bonificazione" eseguita sui quadri ovali della chiesa da parte del pittore Giovanni Battista Grassi (Libro delle ragioni del Monte di Pietà de Grani erretto dalla veneranda confraternita delli Angeli di Chivasso, l'anno 1602, foll. 161, 163), lasciandovi la sua impronta, soprattutto nel dipinto in esame e quello della "Presentazione al Tempio". La sostituzione della cornice ebbe luogo nel 1761 (Libro delle ragioni..., cit. fol. 215), da ritenersi, ad un'analisi stilistica, quella attualmente conservata con la tela. Nel 1781 figura la spesa per "chiodi 7 fatti a conchiglia fati mettere sotto i quadri ovali" (1776, Libro ad uso della Molto Veneranda Confraternita del Santissimo Nome di Gesù della nostra città, dove si tengono tutti li conti del Maneggio avuto dai Sig. Amministratori della medesima", fol. 35) di cui l'unico rimasto è quello del dipinto. Il restauro del pittore Grassi al dipinto è ricordato anche in C. Mossetti, L'intervento di Vittone a Chivasso dai registri di una confraternita, in "Ricerche di Storia dell'arte", n. 10, Roma, 1980, p. 109
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100018121
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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