riposo nella fuga in Egitto
In primo piano sono rappresentati, seduti nella radura di un bosco, la Vergine, con abito scollato rosso, manto blu e turbante bianco sul capo, che tiene in braccio Gesù Bambino, dormiente, con il capo circonfuso da luce. A sinistra, di spalle, con il viso rivolto verso l'osservatore, s. Giuseppe. Il capo è calvo, aureolato, porta una barba scura e indossa una tunica grigia, sopra la quale è adagiato un manto marrone. Il viso della Vergine è rivolto in basso a destra, verso il Bambino. Sullo sfondo brano di paesaggio con un colline, boschi e, più lontano, montagne appena accennate; ampio brano di cielo solcato da nubi. Il dipinto è posto entro cornice in legno di luce e profilo rettangolare. Battuta liscia; unica fascia verniciata, priva di decori. In alto, sul retro, anello circolare metallico per sospensione
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Veneto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Casa di riposo Giovanni XXIII
- INDIRIZZO Via Giuseppe Cottolengo, 1, Chieri (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto in esame ha subito un restauro, ad opera di Enzo Mastromatteo di Torino, non pertinente, a seguito del quale si diede corso ad una denuncia, negli anni 1963-64, come risulta dal carteggio conservato presso la Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici del Piemonte. L'opera presenta difficoltà di lettura proprio a causa della totale ridipintura che ne ha alterato completamente lo stato originario. L'impostazione della scena, con ampio sfondo naturalistico, totalmente rifatto, e con le piante intorno alla sacra famiglia che delimitano il primo piano, ricordano talune opere di Bonifacio de'Pitati, detto Veronse (Verona, 1487-Venezia, 1553). Anche alcuni particolari, quali il turbante della Vergine e la tipologia del s. Giuseppe avvalorerebbero l'attribuzione ad un diretto seguace di questo artista, si veda, ad esempio la Sacra Famiglia e santi conservata a Parigi, Louvre, cfr. D. Westphal, Bonifazio Veronese, Munchen, 1931, tav. 3. Un ulteriore approfondimento non è possibile a causa dello stato attuale dell'opera, da ritenersi, comunque, realizzata da un pittore di area veneta intorno alla metà del XVI secolo. Alla scheda cartacea è allegata copia della relazione di restauro dattiloscritta di Mastromatteo con relativa nota delle spese da pagarsi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100017789
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0