scorpione

dipinto, 1655 - 1660

Il dipinto fa parte di un complesso rappresentante i 12 segni dello Zodiaco. E'inserito in una cornice dalla forma ovale costituita da una corona d'alloro. Un giovane, ammantato da un drappo rosso, è ritto in piedi e regge con la destra il simbolo zodiacale, mentre con la sinistra tiene un fucile e della selvaggina. Al braccio destro è sovrapposto un giogo. Due putti lo circondano, animando la complessa scena: quello di sinistra indica lo scorpione, mentre in quello di destra fitte cadute di colore impediscono di decifrare il gesto

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 140
    Larghezza: 190
  • ATTRIBUZIONI Gianoli Pier Francesco (attribuito)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Ferrero Fieschi
  • INDIRIZZO Via Roma, 190, Masserano (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'inventario del 1776 il complesso viene attribuito a Gianoli (Descrizione dei quadri del Castello di Masserano, Ms. Storia Patria 295, Biblioteca Reale di Torino). Successivamente però Debernardi rifiuta questa attribuzione e, notando le affintà stilistiche con gli affreschi della chiesa di San Gaudenzio di Novara, lo ritiene opera del Fiamminghino, ovvero, G.M. della Rovere (Debernardi FERRERO D., Il castello dei Principi Ferrero Fieschi di Masserano, in Bollettino S.P.A.B.A., anno XII/ XIII, 1958 - 1959, pp. 9 - 10). Alcuni anni dopo Debiaggi restituisce il complesso a Gianoli, spostandone l'esecuzione fra il 1655 e il 1660, soprattutto in base all'affinità stilistica coi primi affreschi del Sacro Monte di Varallo e con quelli del Battistero di Novara, cui Gianoli lavorò in quegli anni (Debiaggi C., I dipinti di P.F. Gianoli nel palazzo Ferrero Fieschi di Masserano, in Biella, gennaio 1963, pp. 9 - 10). Anche se mancano documenti probatori che possano chiudere la polemica sull'attribuzione, si può concordare con quanto afferma Debiaggi, proprio per la comune matrice culturale composita che lega, negli stessi anni, le opere di Masserano e quelle di Novara. E' da notare soprattutto il vigoroso taglio del gestire, memore della lezione di Tanzio da Varallo, analogo alle figure dei soldati che compaiono negli affreschi del Sacro Monte di Varallo. In questa tabella l'immagine si colora di un'opulenta grandiosità, seguendo la lezione di Procaccini, mediata da Varlo Antonio Rosso
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100017282A-1.8
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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